
Unione europea: potenziata la risposta umanitaria per Gaza, Siria e Libano con 83 milioni di euro
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Dalla Mostra del Cinema di Venezia, passando per Hollywood, ai David di Donatello. È l’anno di Maura Delpero e del suo bellissimo “Vermiglio”. Dopo il Leone d’argento a Venezia81 e la candidatura per rappresentare l’Italia agli Oscar, la regista si è aggiudicata i premi più importanti nella 70a edizione dei David di Donatello, i riconoscimenti dell’Accademia del Cinema Italiano. “Vermiglio” è stato incoronato miglior film dell’anno e la Delpero ha ottenuto anche la statuetta per la miglior regia – la prima donna nella storia – e la sceneggiatura originale. Il film ha conquistato inoltre i riconoscimenti per la la fotografia (Mikhail Krichman), il casting (Stefania Rodà, Maurilio Mangano), il suono (Dana Farzanehpour, Hervé Guyader) e la produzione (Cinedora, Rai Cinema, Charades e Versus).
L’altra sorpresa della serata è stato il trionfo del film “Gloria”, opera prima della cantante, attrice e regista Margherita Vicario: ha vinto nelle categorie miglior regista esordiente, compositore e canzone originale “Aria!” (musica e testi di Margherita Vicario, Davide Pavanello, Edwyn Clark Roberts, Andrea Bonomo, Gianluigi Fazio). Elio Germano è stato incoronato nuovamente miglior attore protagonista per “Berlinguer. La grande ambizione” di Andrea Segre, vincendo il suo sesto David in carriera. La miglior attrice è la giovane Tecla Insolia per “L’arte della gioia” film-miniserie di Valeria Golino. Le statuette per i non protagonisti sono andate a Valeria Bruni Tedeschi sempre per “L’arte della gioia” e a Francesco Di Leva per “Familia” di Francesco Costabile. Oltre alle statuette per le due migliori interpreti, “L’arte della gioia” della Golino conquista anche il David di Donatello per la miglior sceneggiatura non originale, che l’autrice firma insieme a Francesca Marciano, Valia Santella, Luca Infascelli e Stefano Sardo. Infine, quattro premi “tecnici” a “Le déluge. Gli ultimi giorni di Maria Antonietta” diretto da Gianluca Jodice: miglior scenografia (Tonino Zera, Maria Grazia Schirripa, Carlotta Desmann), costumi (Massimo Cantini Parrini), trucco (Alessandra Vita, Valentina Visintin) e acconciatura (Aldo Signoretti, Domingo Santoro). Ancora, “Napoli – New York” di Gabriele Salvatores conquista il premio per gli effetti visivi (Victor Perez) e il David Giovani. La serata è stata segnata anche dal David dello Spettatore a Ferzan Özpetek per “Diamanti” e da quello per il miglior film internazionale ad “Anora” di Sean Baker, trionfatore nell’ultima edizione degli Oscar. David speciali poi al divo hollywoodiano Timothée Chalamet e a Ornella Muti. Riconoscimento alla carriera per Pupi Avati e il Premio speciale Cinecittà David 70 a Giuseppe Tornatore.
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