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“La sfida ambientale e quella di una economia di solidarietà, la cura dei processi democratici e partecipativi sono questioni che non possono vederci distratti o disimpegnati, né ideologicamente divisi, perché è in gioco il futuro dell’umanità nella sua casa comune. Cremona può così ulteriormente onorare la sua tradizione di città a dimensione umana, ricca di esperienze solidali che alimentano la speranza”. Lo ha affermato il vescovo di Cremona, mons. Antonio Napolioni, intervenendo nel pomeriggio alla presentazione del progetto di costituzione della Comunità energetica rinnovabile “Città di Cremona”. Questa realtà sarà la settima attivata sul territorio diocesano dopo le 6 costituite già alla fine del 2024 in 27 Comuni delle province di Cremona, Bergamo e Mantova e che hanno coinvolto 72 enti (di cui 27 Comuni, 27 parrocchie e 18 Enti del Terzo settore/Fondazioni).
Un progetto, ha sottolineato il vescovo, che rende concreto “lo stile di partecipazione ecclesiale ai movimenti di cambiamento sociale ispirati alla ricerca del bene comune, secondo il magistero sociale della Chiesa”.
“Risale all’ottobre 2021 la ‘data di nascita’ del progetto della diocesi – ha ricordato Eugenio Bignardi, incaricato per la Pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Cremona – dopo la Settimana sociale dei cattolici italiani di Taranto, dove le diocesi italiane, sollecitate dall’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco, si erano confrontate sul tema ‘Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro’. Raccogliendo quelle sollecitazioni, la diocesi di Cremona decise di promuovere e avviare il processo di costituzione di Comunità energetiche rinnovabili, che da subito ha riscosso un forte interesse: la possibilità di essere protagonisti nel processo di transizione energetica coinvolge le famiglie, ma anche le imprese che, oltre all’interesse economico, sono sensibili ai temi della sostenibilità e allo sviluppo sociale del proprio territorio”.
“Il progetto – ha evidenziato Giuseppe Dasti, coordinatore del progetto Cer della diocesi di Cremona – si propone di connotare la Cer principalmente per i benefici di carattere sociale e ambientale che la stessa comunità dovrà assicurare a favore dei membri della stessa o dei territori in cui opera, con particolare riguardo all’abbattimento della povertà energetica delle fasce sociali più deboli e fragili, e alla riqualificazione urbana in termini di sostenibilità ambientale”.
Nell’occasione della presentazione è stato presentato ufficialmente il sito internet www.cersolidaliets.it dedicato al progetto Cer della diocesi.
Fonte: Agensir