Avvenire di Calabria

Nuova sessione del Consiglio regionale calabrese: la Sanità è il tema centrale della massima assise locale

Consiglio regionale, Arruzzolo: «Necessaria commissione d’inchiesta su debito sanità»

di Redazione Web

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È ancora la sanità l’argomento principale della discussione in Consiglio regionale. L’assemblea ha approvato, subito dopo l’avvio dei lavori, l’inserimento di alcune mozioni. Su richiesta di Sinibaldo Esposito (Cdl) è stato aggiunto l’esame della Proposta di legge sulla proroga dell’entrata in vigore della legge di adeguamento strutturale e organizzativo delle strutture socio educative per la prima infanzia, e su proposta della consigliera Clotilde Minasi (Lega – Salvini Premier) l’inserimento della proposta di legge riguardante le attività di acquacoltura.


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Il tema sanità è tornato prepotentemente all’attenzione dell’Aula con l’esame della proposta di legge della Giunta regionale recante il “Rifinanziamento del prestito contratto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze per l’estinzione dei debiti sanitari cumulativamente registrati fino al 31 dicembre 2005“. “Legge che può essere considerata la più importante della legislatura – ha sostenuto Giuseppe Neri (FdI) – perché va ad incidere direttamente sulla quantificazione del debito sanitario. Una legge che ci restituisce quella che è la situazione reale a livello burocratico e ci consente di rinegoziare l’accordo stipulato nel 2011 sul prestito ottenuto dal Ministero dell’Economia e Finanze per ripagare i debiti maturati”. “Allora – ha sottolineato ancora Neri – i tassi di interesse erano del 5,6% circa. Oggi, con la nuova rinegoziazione si spera di ottenere, attraverso questa proposta di legge, dei tassi inferiori della metà, anche se su questo non c’è certezza, perché c’è da attendere la proposta che verrà dalla cassa Depositi e Prestiti”. Per Neri, un lavoro che doveva essere fatto prima, “da chi si occupa di sanità, e dal Dipartimento regionale. Ed è solo grazie al dirigente del Settore Bilancio Filippo De Cello che oggi siamo in grado di intervenire, grazie al lavoro fatto che ha corretto gli errori dei precedenti dirigenti”.

Il consigliere regionale Guccione ha proposto un’iniziativa bipartisan per apportare alcune modifiche al Decreto Calabria, tra cui quella per cui commissari di Asp e Aziende ospedaliere abbiano non più 90 giorni, ma 180 giorni di tempo per approvare i Bilanci aziendali relativi agli esercizi già conclusi, avendo a disposizione dirigenti del Ministero dell’Economia e delle Finanze e una task force della Guardia di finanza per poter redigere i Bilanci arretrati che ancora non sono stati approvati.  “Ho inoltre chiesto – spiga Guccione – la convocazione di una seduta congiunta della Commissione sanità e di quella di Vigilanza per fare luce sul ruolo della società kpmg, visto che avrebbe dovuto avere, tra i tanti compiti, una funzione di supporto nelle analisi e nelle verifiche dei dati aziendali per il processo del debito e per il monitoraggio gestionale e contabile. Per convenzione avrebbe dovuto avviare la ricognizione del debito, supportare Asp e Ao nella predisposizione dei bilanci e procedere a un monitoraggio regionale, gestionale e contabile. Ma ad oggi, nonostante la società Kpmg abbia ricevuto compensi pari a € 11.015.878,23, non conosciamo l’entità del debito sanitario calabrese. Sicuramente è aumentato ma non è stato possibile quantificarlo”.

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