Avvenire di Calabria

Custodia Terra Santa: Betlemme, inaugurato il nuovo tetto di Dar al Majus realizzato con vetri lavorati a Hebron

di Redazione Web

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Ieri, 1° Maggio, la Custodia di Terra Santa ha festeggiato l’inaugurazione del nuovo tetto di Dar al Majus (La casa dei Magi), l’ufficio dell’ong Pro Terra Santa a Betlemme. La nuova copertura, realizzata con vetri prodotti a mano a Hebron, è stata ideata dall’architetto Vincenzo Zuppardo, che da tempo collabora con la Terra Santa a servizio della conservazione e valorizzazione dei luoghi santi e non solo. Erano presenti tra gli altri, il sindaco di Betlemme, il Console Italiano e il Custode di Terra Santa, fra Francesco Patton. Il tetto, riferisce la Custodia di Terra Santa, è realizzato in vetro trasparente e ferro, con una linea centrale composta da vetri colorati realizzati ad Hebron. La parte centrale punta verso la Basilica della Natività, a ricordo della stella che, appunto, indicò la strada ai Magi. L’immobile in cui si sviluppano gli uffici di Pro Terra Santa, come spiegato da Tommaso Saltini direttore generale di Pro Terra Santa, è stato acquistato circa dieci anni fa, grazie a generose donazioni, tra cui di particolare rilievo quella elargita dalla Cei. Lo stabile trova al suo interno diversi ambienti, dedicati a diverse attività e progetti che l’Ong porta avanti. Al piano terra si trova una sala che può ospitare conferenze o piccoli concerti, così come workshop e attività di diverso tipo. Accanto si trova il bazar, che mette in vendita prodotti realizzati da diverse realtà locali che supportano persone in grave difficoltà, tra cui donne maltrattate, o persone provenienti da case-famiglia o anche semplicemente piccoli artigiani locali che trovano qui uno spazio espositivo per le proprie opere. “Dar al Majus è un posto che vogliamo dedicare alla bellezza, perché ce n’è bisogno, anche nelle situazioni più drammatiche. Un luogo bello, accogliente, funzionale alle tante attività che svolgiamo al suo interno e che portiamo avanti con i nostri progetti. Vogliamo che le persone trovino un posto fatto di bellezza, materiale e non solo”.

 

Fonte: Agensir

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