Avvenire di Calabria

La proposta deliberata all'unanimità in occasione dell'ultima riunione del Consiglio di Amministrazione

Dante Alighieri, verso la federazione con la Mediterranea?

L'orientamento condiviso dovrà essere ora valutato dai vertici dell'Università Mediterranea. Ottimisti gli enti consorziati

di Francesco Chindemi

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Università Dante Alighieri, verso la federazione con la Mediterranea. Sembra essere questa la strada che il Consiglio di amministrazione, presieduto da Piero Aloi, voglia intraprendere per mantenere in vita l'ateneo per stranieri di Reggio Calabria, l'unico presente in tutto il sud Italia.

Federarsi con l'Università Mediterranea. È questo quanto prospettato all'unanimità in occasione dell'ultimo Cda, convocato ieri dal presidente Piero Aloi per discutere del futuro dell'Università Dante Alighieri di Reggio Calabria. L'unico punto all'ordine del giorno si è concretizzato con una dichiarazione d'intenti, messa nero su bianco, trasferita adesso al rettore dell'Università Mediterranea, Giuseppe Zimbalatti.


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Non si è, tuttavia, ancora ad una svolta della vicenda che mina il futuro e l'esistenza dell'unico ateneo per stranieri del Sud Italia, alle prese con molteplici problemi.

Problemi, innanzitutto di ordine economico dovuti, come recentemente dichiarato ad Avvenire di Calabria il rettore Antonino Zumbo, innanzitutto alla pandemia che «ha quasi azzerato il numero degli studenti stranieri dei corsi di lingua e cultura italiana che fino al 2020 si aggirava attorno alle duemila unità all’anno», facendo venir «meno i proventi di tale frequenza». Ma anche dalla mancata erogazione da parte degli enti consorziati del contributo di sostegno all'ateneo, almeno dal 2016.

Gli scenari possibili

Per garantirne il futuro, il rettore Zumbo, pur precisando di «non essere il legale rappresentante dell'Ateneo, come previsto da statuto», si era detto anche favorevole al subentro nella governance dell'Università di eventuali soggetti, anche privati, «per sostegno adeguato, purché ne sia rispettata territorialità, autonomia e l’essere una università per stranieri in presenza. Insomma, mantenendone lo status attuale».

Tra l'altro, non è un mistero che l'Associazione Dante Alighieri (ex comitato reggino della Società Dante Alighieri) stia valutando ancora le proposte del Consorzio universitario eCampus («un primo contatto risale al dicembre 2021) e, più di recente, di Unicusano.

Adesso la proposta, sostenuta all'unanimità, di federazione (iter previsto dalla legge Gelmini per i piccoli Atenei) con l'Università Mediterranea con la quale è stata aperta una interlocuzione.

Dante Alighieri, l'ottimismo di Versace e Brunetti

Non di una vittoria, ma un primo passo fondamentale per raggiungere l'obiettivo indicato, parla il sindaco facente funzioni della città metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace. Versace che ha preso parte al consiglio di amministrazione, insieme all'omologo del comune, Paolo Brunetti, confida nelle «sensibilità dei due rettori, Giuseppe Zimbalatti e Antonino Zumbo» per salvare «un'azienda culturale unica nel contesto calabrese».

Un invito, dunque, a vivere - ora - con ottimismo la vicenda, condivisa dal sindaco facente funzioni del Comune, Paolo Brunetti. «Si apre una fase - ha affermato - che vedrà un confronto stretto e serrato con l'Università "Mediterranea". Da lì in poi si dovrà seguire una procedura precisa perché si concretizzi la realizzazione di una Federazione».

Lo stato d'agitazione del personale ATA e la presa di posizione di UGL Scuola

Anche l'Ugl Scuola, schieratasi al fianco dei lavoratori della Dante Alighieri, «sostiene e fa proprie tutte le iniziative orientate alla possibile federazione con l’Università Mediterranea». Un orientamento, si legge in un nota, «condiviso dalla stragrande maggioranza dei docenti dei corsi di laurea».

È quanto emerso al termine dell'incontro convocato dal Prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani e presieduto dal presidente del Cda della "Dante Alighieri", con le Rsu dell'Ateneo, in risposta allo stato d'agitazione proclamato dal personale Ata. C'è infatti «preoccupazione», a detta di Ugli, per eventuali ipotesi «difformi dall'auspicata federazione con l'Università Mediterranea».


PER APPROFONDIRE: Università “Dante Alighieri”, difficoltà economiche: crisi all’orizzonte?


Il Segretario nazionale Scuola dell'Ugl, Ornella Cuzzupi, nel ringraziare, insieme agli eletti Rsu della Dante Alighieri e della Mediterranea (Giovanni Rositani e Angelo Arcidiaco), il prefetto, sottolinea l'importanza di una eventuale federazione, che tenga conto, però, «della peculiarità e del patrimonio della "Dante Alighieri"».

Ornella Cuzzupi, inoltre, ha garantito che sensibilizzerà il Miur, perché si salvaguardi questa grande risorsa culturale non solo di Reggio, ma dell'intera Calabria.

Università Dante Alighieri, quale futuro?

Avviata la fase di interlocuzione, si dovranno adesso attendere eventuali decisioni e scelte in caso di avvio dell'iter previsto per la federazione tra Università.

Lo stesso rettore dell'Ateneo per stranieri, Antonino Zumbo, qualche settimana fa ad Avvenire di Calabria aveva detto a proposito del futuro della Dante Alighieri: «Serve l’attenzione disinteressata della città che deve finalmente prendere coscienza che l’Università per stranieri di Reggio Calabria, la terza in Italia e l’unica nel Mezzogiorno, è una risorsa non solo per la stessa città, ma per l’intera regione».

Rispetto, poi, ai rapporti con l'Università Mediterranea l'aveva definita «sorella maggiore» e non «antagonista».

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