Avvenire di Calabria

Alla Cittadella il confronto tra la vicepresidente con delega all'istruzione e i rappresentanti degli enti intermedi

Dimensionamento scolastico, Regione ed enti territoriali a confronto

L'invito di Princi: «Serve uno sforzo corale per una programmazione razionale»

di Redazione Web

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Dopo l'inizio dell'anno scolastico, si torna a parlare di dimensionamento in Calabria. Presso la Cittadella regionale si è svolto un confronto tra il vicepresidente della giunta regionale Princi e i rappresentanti degli enti intermedi della regione.

Uno sforzo corale, al di là delle competenze territoriali, per dare al mondo della Scuola calabrese il giusto supporto e la più razionale programmazione sulla base delle reali esigenze dei territori. È questo il messaggio che la Regione Calabria ha lanciato ieri alle Amministrazioni Provinciali calabresi ed alla Città Metropolitana di Reggio Calabria, nel corso di un incontro tecnico dedicato al dimensionamento scolastico, fortemente voluto dal Vicepresidente con delega all’Istruzione, Giusi Princi.

Dimensionamento scolastico in Calabria tra le priorità della Giunta

La vicepresidente della Regione, nell’aprire i lavori, ha fatto presente l’importanza del tema dimensionamento scolastico per la Giunta della Calabria e che è intento del Presidente Occhiuto, oltre che suo, aumentare i fondi per il diritto allo studio, proprio perché la scuola rappresenta uno strumento unico per la società per stare vicino alle famiglie calabresi, ancor più in un momento di congiuntura economica così drammatica come quella che stiamo vivendo. «Ecco perché – ha spiegato Giusi Princi – abbiamo previsto l’istituzione delle borse di studio, per le scuole di primo e secondo grado, basate sul reddito delle famiglie ma anche sul merito dello studente».


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Entrando nel dettaglio del dimensionamento scolastico, il vicepresidente ha fatto presente che «dal Ministero non sono stati ancora comunicati alle Regioni i numeri delle autonomie scolastiche distribuiti per territorio, motivo per il quale non sarà possibile definire entro breve le nuove linee guida che riguardano il dimensionamento».

In futuro saranno infatti le Regioni, sulla base del numero delle autonomie attribuite, ha spiegato Princi, «ad assegnarle ai territori non più secondo parametri numerici bensì su precisi indicatori volti soprattutto a salvaguardare le aree marginali e ad alto rischio di dispersione scolastica».

Confermati anche per il prossimo anno scolastico gli attuali parametri

Alla luce dell'attuale situazione, i rappresentanti delle istituzioni presenti al confronto hanno convenuto di confermare per l’Anno Scolastico 2023-24 gli attuali parametri numerici, già in deroga all’impianto normativo generale, come da Legge di Bilancio n.178 del 30/12/20200, ancora vigente nel merito.

Specificatamente, manterranno le autonomie quelle istituzioni scolastiche che passano da minimo 600 alunni a 500, e da minimo 400 alunni a 300 per i Comuni montani e/o con specificità linguistiche ovvero isole.

Le istituzioni scolastiche di secondo grado potranno, invece, ampliare l’offerta formativa con nuovi indirizzi, secondo i parametri comunicati all’ANCI e, per il tramite dell’U.S.R., alle istituzioni scolastiche con apposita nota a firma del Vicepresidente. Acquisite le richieste di ampliamento dell’offerta formativa da parte delle istituzioni scolastiche interessate, saranno gli enti locali a dover deliberare apposito piano di dimensionamento scolastico trasmettendolo all’Assessorato regionale all’Istruzione entro il 10 dicembre 2022.


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All’incontro sul dimensionamento scolastico hanno preso parte anche il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale della Calabria, Antonella Iunti, e il Dirigente del settore Diritto allo Studio, Anna Perani, in rappresentanza del Direttore generale del Dipartimento Istruzione, Maria Francesca Gatto.

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