Avvenire di Calabria

Diocesi: mons. Ambarus nuovo arcivescovo di Matera-Irsina e vescovo di Tricarico, “mi sento avvolto dalla bontà e dalla tenerezza provvidente del Padre”

di Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram


Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE


“Per tutte le persone ferite che ho potuto incontrare, ascoltare, sostenere, aiutare: poveri, emarginati, rom, migranti, carcerati, malati. Per il dono immenso ricevuto attraverso i racconti delle loro storie, la testimonianza della loro fede e speranza, le lacrime che mi hanno permesso di asciugare, il passo in più di vita che abbiamo fatto insieme, loro nella propria vita e io nella mia insieme a loro”. Così mons. Benoni Ambarus, nominato oggi da Leone XIV nuovo arcivescovo di Matera-Irsina e vescovo di Tricarico, unendo nuovamente le due sedi in persona Episcopi. L’annuncio è stato dato dal card. Baldassare Reina, vicario della diocesi di Roma, che ha sottolineato: “In tanti anni di servizio nella diocesi di Roma, si è occupato degli ultimi. Lo abbiamo sempre visto laddove l’umanità è sofferente. Ha permesso alla diocesi di Roma di respirare con il polmone della carità e del bene”. Mons. Ambarus, già vescovo ausiliare di Roma, segretario della Commissione Cei per le Migrazioni e delegato per la Carità, celebrerà tra pochi giorni 25 anni di sacerdozio: “Mi sento avvolto dalla bontà e dalla tenerezza provvidente del Padre, che come un educatore divino e paterno qual è, ha sempre guidato i miei passi. La gratitudine verso il Signore mi porta ad esprimere la mia gratitudine per tutta la Chiesa di Roma, che nel 1996 mi ha accolto ventiduenne, arrivato in treno alla Stazione Termini dopo due giorni di viaggio”. Guardando alle nuove comunità affidategli, il presule conclude: “Ho nel cuore fermo il desiderio di iniziare presto a camminare insieme a voi sulla strada che il Signore ci indicherà. Solo uniti al Signore, Capo e Pastore della Chiesa, saremo riflesso della sua luce, saremo testimoni del suo amore verso tutti, specialmente verso ogni forma di umanità ferita nella propria dignità, per ridestare la speranza, rialzare la testa nel cammino verso la Patria del Cielo”.

Fonte: Agensir

Articoli Correlati

Tags: