Avvenire di Calabria

Diocesi: mons. Checchinato (Cosenza), mons. Lanza fu “una mente illuminata” capace di “uno sguardo lungimirante e profetico”

di Redazione Web

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Cosenza questo pomeriggio ha ricordato la figura di mons. Antonio Lanza, che fu arcivescovo di Reggio Calabria e vescovo di Bova, a 75 anni dalla sua morte. “Una mente illuminata, che ha offerto con la sua vita e il suo pensiero idee nuove, strategie nuove, uno sguardo lungimirante e profetico”, ha detto mons. Giovanni Checchinato, arcivescovo di Cosenza-Bisignano, nel corso della messa presieduta in cattedrale. “Il Signore mandi nel mondo donne e uomini capaci di declinare la storia alla luce del Vangelo, come lui ha fatto”, ha pregato il presule bruzio.
Al termine della celebrazione mons. Leonardo Bonanno, vescovo emerito di San Marco Argentano-Scalea, ha tenuto una prolusione sulla figura di mons. Antonio Lanza. “Una persona di grandi dote intellettive e di grande cuore, un luminare della Chiesa”, lo ha definito. “È stato un grande maestro di dottrina, specialmente di teologia morale, un nobile pastore”, che “ha impresso una incisiva pastorale nella formazione del laicato cattolico reggino provato dalla guerra”. Mons. Lanza fu il teologo autore della “Lettera collettiva dell’episcopato del Sud – I problemi del Mezzogiorno” del 1948. “Fu una Magna charta per la nostra gente, per lo sviluppo della società meridionale, per le necessità nuove della vita sociale”, ha sottolineato mons. Bonanno, evidenziando che “in quell’opera c’è lo stesso anelito della Chiesa contemporanea di stare vicina alle esigenze della gente”.

Fonte: Agensir

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