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Sono in programma per il prossimo fine settimana, a Prato, le “Piazze della democrazia”, eventi pubblici promossi dalla Pastorale sociale e del lavoro della diocesi nei quali esperti e semplici cittadini possono discutere e trovare proposte di impegno condivise. Il format è mutuato da quanto vissuto a Trieste in occasione della 50ª Settimana sociale dei cattolici in Italia.
Sabato l’appuntamento è al Villaggio, in piazza Fabbretti, tra il Centro Ventrone e la parrocchia di Sant’Antonio di Padova. Qui verrà allestito un palco dove a partire dalle 15 inizieranno gli interventi e il dibattito. Nel corso del pomeriggio si parlerà de “Le relazioni nel lavoro e nella cura”, con Nicoletta Ulivi, direttrice Opera Santa Rita e Lorena Paganelli, direttrice Società della Salute di Prato, modera Primo Fioravanti, membro dell’Ufficio diocesano di Pastorale sanitaria. L’argomento successivo che verrà trattato è “Una nuova economia circolare” con Nicola Ciolini, vicepresidente di Alia Multiutility Toscana, e Leonardo Borsacchi, docente di Economia circolare, moderati da Ferdinando Poggi, esperto in architettura bioclimatica. Il terzo focus sarà su “Il lavoro a Prato è per i giovani?” con l’intervento di Roberto Macrì, coordinatore Commissione per Casa Edoardo, Christian Pergola, presidente Movimento giovani imprenditori di Confartigianato Prato, moderati da Giuseppe Rossi, ingegnere. Domenica 11 maggio, alle 15.30, l’appuntamento è in piazza Duomo con due punti oggetto del confronto: “Lavoriamo per la pace”, con Stefano Pollini, dirigente scolastico, e Luca Roti, responsabile Pax Christi Prato, moderati da Benedetto Mucci del Progetto Policoro; e poi “Produciamo fiducia, contro il cancro dello sfruttamento”, con l’intervento di Enrico Mongatti, Commissione diocesana di studio sul lavoro a Prato, e Marco Bucci, segretario Cisl Firenze-Prato, moderati da Fulvio Barni, direttore Ufficio pastorale sociale e del lavoro diocesi di Prato.
“Oltre lo sfruttamento, la mancanza di dignità, i conflitti – afferma Fulvio Barni, direttore dell’Ufficio diocesano di Pastorale sociale e del lavoro – la Chiesa intende mettere insieme le forze vive della città, riflettere con loro e dare un contributo effettivo su alcune questioni. L’altro obiettivo è quello di ‘rigenerare’ la partecipazione”.
Fonte: Agensir