Avvenire di Calabria

Donne e Chiesa: un corso per formarsi alla sinodalità

Le donne, laiche e consacrate, costituiscono la maggioranza quanto a presenza e impegno nelle comunità ecclesiali, ma spesso si sentono poco valorizzate

di Caterina Borrello

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Il corso intende contribuire al superamento di stereotipi, resistenze e marginalizzazioni, e sviluppare la consapevolezza delle potenzialità

Le donne, laiche e consacrate, costituiscono la maggioranza quanto a presenza e impegno nelle comunità ecclesiali, ma spesso si sentono poco valorizzate nelle loro competenze ed escluse da ruoli di responsabilità. Avvertono sempre più il divario tra la crescita di riconoscimento nella vita professionale e sociale, e le forme di discriminazione che ancora incontrano nella Chiesa.



Il recente Sinodo dei vescovi, mentre rifletteva sul futuro della Chiesa come comunità missionaria e sinodale, ha visto emergere progressivamente la necessità di un ripensamento della partecipazione delle donne. Le voci femminili, risuonate in prima persona nelle fasi di ascolto e poi come membri votanti ed esperte della Commissione teologica, hanno denunciato discriminazioni e pregiudizi ancora presenti, legati a una mentalità clericale e maschilista; e hanno richiesto con forza il riconoscimento e la valorizzazione dei loro contributi e carismi, la presenza in ruoli di autorità e nei processi decisionali. Non per rivendicare spazi di potere, ma per promuovere una Chiesa di uomini e donne che, nella reciprocità oltre la complementarietà e nella corresponsabilità oltre la semplice collaborazione, possa compiere meglio la propria missione.

Con le parole di papa Francesco si tratta di “smaschilinizzare” la Chiesa. È necessaria una conversione culturale, di mentalità, per poter promuovere il rinnovamento delle strutture ecclesiali. Davanti a questi segni dei tempi nuovi il Cammino sinodale della Chiesa italiana indica alle Chiese locali tra le scelte possibili l’attivazione di “percorsi di formazione che approfondiscano le figure femminili nella Bibbia e nella storia della Chiesa” e l’inserimento nella proposta formativa di Facoltà teologiche e ISSR di “almeno un corso su donne…”.

Il Corso di formazione Donne e Chiesa

A questa esigenza di “formazione integrale che sostenga uno stile sinodale”, “una formazione del cuore che abbracci tutta la vita” – come richiamato dall’Arcivescovo Fortunato nella lettera pastorale Al passo di Gesù - risponde la proposta dell’ISSR di Reggio Calabria del Corso Donne e Chiesa (per una comunità sinodale ed inclusiva), rivolto ai suoi studenti, ma anche aperto ad operatori pastorali, insegnanti, studenti, religiosi/religiose, presbiteri ed a tutti gli interessati. Curato dalla Commissione di studio e ricerca dell’ISSR Donne e Chiesa, si presenta come un corso modulare e interdisciplinare, condotto da alcune docenti dell’Istituto e arricchito dagli interventi esterni dei professori Adriana Valerio e p. Luca Garbinetto.

Il corso intende contribuire al superamento di stereotipi, resistenze e marginalizzazioni, e sviluppare la consapevolezza delle potenzialità di una “più incisiva” partecipazione femminile come risorsa e ricchezza per tutta la Chiesa. Nel suo percorso presenterà voci e volti di donne in alcuni snodi della storia ecclesiale. Donne deformate e ridimensionate, come la Maddalena dei Vangeli e Tecla; rimosse e dimenticate come Egeria; invisibili come Paola e Marcella, o le donne uditrici del Concilio Vaticano II; donne che hanno esercitato un’autorità come Ildegarda di Bingen e Caterina da Siena, e tante altre la cui memoria restituisce la realtà di una Chiesa di uomini e donne. Ponendosi nell’orizzonte del Vaticano II e della sua recezione affronterà quindi il tema dei Ministeri, anche nella prospettiva dell’apertura alle donne dei ministeri istituiti del lettorato, accolitato, catechista, voluta da papa Francesco nel 2021, e ancora pressoché inattuata.


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Un’iniziativa, quella dell’ISSR, che si colloca nel progetto delle Sorelle Diocesi, rete di condivisione che promuove la partecipazione e la responsabilità delle donne nella vita della Chiesa e nella società, avviata dalla Diocesi di Napoli, cui aderisce anche l’Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova.

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