Avvenire di Calabria

Abbiamo trascorso con loro (e coi volontari) una mattinata nel Centro d'Ascolto intitolato a don Italo Calabrò

Le suore di Archi al servizio degli ultimi

Suor Lucia, Angela e Silvia ci conducono all'interno della mensa dei poveri nel quartiere nord di Reggio Calabria

di Federico Minniti

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Le suore di Archi al servizio degli ultimi. Abbiamo trascorso con loro (e coi volontari) una mattinata nel Centro d'Ascolto intitolato a don Italo Calabrò. Guarda i video-trailer 👇

Le suore di Archi al servizio degli ultimi

Una mattinata al Centro d’ascolto “Don Italo Calabrò”, nel quartiere di Archi (Reggio Calabria). Per chi intende l’estate come la stagione dell’ozio, lo premettiamo: questo è il posto sbagliato.

L’operosità - sempre col sorriso, nonostante le mascherine - è invece il “marchio di fabbrica” delle suore alcantarine che gestiscono questo centro d’ascolto della Caritas diocesana di Reggio Calabria - Bova, sostenuto grazie ai fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica. Un miracolo di prossimità che non si è arreso neanche quando i morsi del Covid-19 sembravano non lasciare spazio alla solidarietà.

Suor Lucia Valori racconta che i locali stanno subendo un piccolo restyling così il martello pneumatico usato all’esterno riempie quei silenzi carichi d’amore che contraddistingue l’attività di suore e volontari durante la preparazione dei pasti «che saranno distribuiti da asporto» spiega suor Lucia evidenziando uno dei “lasciti” della pandemia. Intravediamo suor Loriana Tonelli, responsabile dei centri d’ascolto della Caritas reggina, alle prese con la farcitura di un panino dall’aspetto appetitoso.



Fuori dall’uscio delle suore di Archi c’è già un discreto numero di amici del Centro d’ascolto che, ogni giorno, trovano un punto di ristoro in quei locali.

Guarda il reportage sull Centro d'ascolto "Don Italo Calabrò" di Archi


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