Avvenire di Calabria

Legalità: Csi e Libera, a Reggio Calabria il progetto educativo Libera Games

di Redazione Web

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Lo sport come momento di condivisione, partecipazione e di crescita dei ragazzi, e strumento per fare “memoria”, generare “giustizia sociale” e promuovere la “comunità”. Sono queste le line guida del progetto “Libera Games”, avviato lo scorso mese e promosso dal Coordinamento reggino di Libera e Csi a Reggio Calabria. Coinvolti i bienni di alcune scuole della città che hanno scelto di far scendere in campo studenti e insegnanti. I pilastri del progetto che si concluderà il 23 maggio, nell’anniversario della strage di Capaci, sono il gioco e l’impegno. Così i promotori spiegano l’evento: “Si gioca con l’avvio, all’interno del PalaCsi di Gallina, di tre tornei sportivi: calcio a 5, pallavolo mista e pallacanestro. Ci si impegna a fare memoria con il laboratorio “Lo spogliatoio della memoria”, esperienza che sta accompagnando i ragazzi in un percorso di conoscenza, ricordando giovani vittime innocenti di ‘ndrangheta durante le tappe del torneo. Ad ogni gruppo – squadra è stata infatti affidata una storia di vittima innocente da approfondire e conoscere, anche, tramite l’incontro con alcuni familiari delle vittime innocenti del territorio. Ogni squadra avrà quindi un capitano particolare: una vittima innocente di mafia! Attraverso questo itinerario, si punta a far vivere ai ragazzi coinvolti, la dimensione di squadra, gruppo e comunità ‘impattando in campo” con valori importanti quali: solidarietà, non violenza, giustizia, onestà, responsabilità e consapevolezza”. L’idea è quella di sviluppare un torneo polisportivo come percorso educativo che faccia sperimentare ai ragazzi il concetto di democrazia partecipata (gioco di squadra), legalità (auto – arbitraggio, arbitraggio ragazzi Map e rispetto regole) e responsabilità condivisa (fare memoria). Infine, i laboratori negli spogliatoi, sono stati pensati quali spazi per fare acquisire il concetto dell’esempio e della responsabilità attraverso il percorso “Fischiare per gli Altri”. Ragazzi e giovani adulti in ‘messa alla prova’ o inseriti all’interno del circuito penale, guidati dai direttori di gara Csi, arbitreranno alcune partite del torneo.

Fonte: Agensir

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