Avvenire di Calabria

In occasione della Giornata nazionale per la promozione della lettura che si è celebrata ieri, intervista al pediatra referente regionale di "Nati per leggere" per l’associazione culturale pediatri

Leggere con i bambini, così i libri sviluppano linguaggio e creatività

Il dottor Domenico Capomolla: «Un bambino a cui si legge per almeno 4/5 volte alla settimana possiede il 50% di possibilità in più di avere un linguaggio adeguato»

di Davide Imeneo

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

Leggere è fondamentale per tutti, fin dall’infanzia, perché stimola il pensiero critico, la curiosità e la creatività, rafforza la memoria e aiuta a sviluppare competenze e abilità. La Giornata nazionale per la promozione della lettura, che si è celebrata ieri in tutta Italia, ce lo ricorda.

Nati per leggere: se la lettura fa bene fin dall'infanzia

Sul valore e l'importanza della lettura fin dai primi anni di vita, parla il pediatra Domenico Capomolla, referente regionale di Nati per leggere (Npl) per l‘Associazione culturale pediatri (Acp), intervistato sull'ultimo numero di Avvenire di Calabria, in edicola ieri con il quotidiano Avvenire.


Adesso siamo anche su WhatsApp, non perdere i nostri aggiornamenti: VAI AL CANALE


Nati per leggere è un progetto di lettura gratuita, pensato per le famiglie con bambini fino ai 6 anni. Sviluppato assieme all’Associazione culturale pediatri, l’Associazione italiana biblioteche e il Centro per la Salute del bambino, il programma è presente in tutte le regioni italiane.

Le attività di lettura sono gratuite, con il contributo economico del Centro per il Libro e la Lettura, delle Regioni, delle Province e dei Comuni partecipanti al programma, e grazie all’attività degli operatori dell’infanzia e dei volontari.


PER APPROFONDIRE: Reggio Calabria, il Mab promuove la lettura consapevole


Nel 2018 a Reggio Calabria è nato il primo Presidio regionale Nati per leggere, nella “sala ragazzi” della Biblioteca comunale “Pietro De Nava”. L’appuntamento con i bambini dei 5-6 anni è ogni giovedì alle ore 16, alle 17 spazio alla fascia 3 e 4 anni. Le letture per i bambini dai 0 ai 36 mesi sono il martedì dalle 15.30 alle 17.30.

Qual è stata “la scintilla” che ha fatto scoccare l’idea della creazione di “Nati per leggere”?

Nel 1999, durante un convegno medico organizzato dall’Acp a Taormina. Mi incuriosì una relazione, molto diversa dalle altre, dal titolo “Lettura Giocosa Terapia”, a cura del professore Pino Boero, all’epoca preside del Corso di Laurea in Scienze della Formazione primaria all’università di Genova. Capii che leggere una favola ai bambini non era un semplice divertimento, ma qualcosa di più. Nello stesso anno, organizzai a Reggio un convegno con il professore Boero, con il quale è poi nata una amicizia che ancora oggi è viva. Quella fu la prima volta che in Calabria si è parlato di Npl.

Quali sono gli effetti sullo sviluppo cognitivo nei bambini che partecipano a un laboratorio come il vostro?

Gli effetti sono ormai documentati dagli studi di Neuroscienze e sono di tipo cognitivo, affettivo, emotivo e relazionale. Un bambino a cui si legge per almeno 4/5 volte alla settimana possiede, quando arriva a scuola, il 50% di possibilità in più di avere un linguaggio adeguato, maggiore familiarità con le lettere, maggiore capacità di attenzione e ascolto, maggiori capacità mnemoniche, un accresciuto desiderio di imparare a leggere. Inoltre, si è documentata una maggiore performance in materie apparentemente non collegate alla lettura, quali matematica e scienze, grazie allo stimolo che la lettura in famiglia produce nello sviluppo del cervello.

In che modo “Nati per leggere” coinvolge genitori e famiglie nel processo di lettura e apprendimento precoce dei bambini?

Attraverso l’opera di divulgazione e conoscenza del progetto Npl, operata dai pediatri/pediatri di famiglia, dai bibliotecari e dai volontari. Npl in Italia è nata dall’alleanza tra Acp, Aib (Associazione italiana biblioteche) e Csb di Trieste (Centro per la Salute del bambino), una organizzazione senza fini di lucro che vuole garantire a tutti i bambini pari opportunità di sviluppo sin dalla nascita.

Quali consigli darebbe ai genitori per incoraggiare l’amore per la lettura nei loro figli?

Trovare tempo di qualità per stare assieme, creare un ambiente adatto a casa, spegnendo i dispositivi, leggere libri adatti all’età del bambino, lasciandosi consigliare da pediatri, bibliotecari. Utile frequentare, con bambini sotto i 6 anni, le biblioteche. Leggere il libro al proprio bambino è la parte più facile, perché non serve alcuna dote particolare, sarà il legame affettivo e la relazione il vero collante che renderà questa esperienza speciale. 

Vi racconto un aneddoto: mia figlia, da piccola, è stata abituata ad addormentarsi dopo la lettura di un libro. Durante un viaggio, ci accorgiamo di aver dimenticato il libro a casa. Decido di improvvisare una storia, molto modesta dal punto di vista narrativo, che divenne una delle sue favole preferite, al punto che fui costretto a scriverla per dare sempre la stessa versione. A piacere era il mio impegno con lei e non la storia o la trama.


Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE


Concludo con un sogno: mi piacerebbe che in tutte le scuole esistesse un presidio di Npl creato e sostenuto dai genitori, con i quali auspichiamo una alleanza per valorizzare quelle qualità di cui ogni bambino è dotato dalla nascita.

Articoli Correlati