
Diocesi: Bari-Bitonto, sabato la beatificazione di mons. Carmine de Palma
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La solida formazione di Leone XIV in diritto canonico potrà offrire “un apporto positivo per un rilancio del ruolo della Santa Sede in ambito internazionale e in particolare”, come ricordato dallo stesso Pontefice nel suo primo incontro con il Corpo diplomatico, “della diplomazia multilaterale e della sua consolidata azione di mediazione per il superamento dei conflitti in atto”. Ad affermarlo in un’intervista al Sir è Antonio Chizzoniti, ordinario di diritto canonico e di diritto ecclesiastico nella Facoltà di Economia e giurisprudenza dell’Università Cattolica, campus di Piacenza. Secondo il professore, “il richiamo a pace, giustizia e verità, ‘tre parole-chiave, che costituiscono i pilastri dell’azione missionaria della Chiesa e del lavoro della diplomazia della Santa Sede’, e al ‘costante e paziente lavoro della Segreteria di Stato'” sono “segni di una sapiente lettura, giuridicamente ben orientata, del nuovo Pontefice a favore della pace”.
La dimestichezza con “l’armamentario giuridico”, spiega ancora Chizzoniti, aggiunge “uno strumento utile per comprendere e guidare l’azione della Chiesa. Fornisce una sorta di grammatica utile nell’esercizio della funzione di governo di una Chiesa che ha imparato da poco a guardare a sé stessa dalla periferia al centro”. Leone XIV “possiede una skill in più per meglio indirizzare, ad esempio, l’azione della Curia Romana tenendo conto di un bilanciamento di poteri e funzioni sempre opportuno per un’efficace azione di governo. Altrettando apprezzabile sarà questa sensibilità nella modulazione dei rapporti con le articolazioni periferiche della Chiesa cui garantire il massimo di autonomia nel rispetto del primato pontificio a lui attribuito”. Ed anche “nelle scelte più di natura pastorale e sacramentale: la cornice giuridica di riferimento agevolerà, e non condizionerà, l’adozione di scelte opportune per il raggiungimento del fine proprio della Chiesa”. Ad esempio, conclude il canonista, nell’analisi di “alcune delle questioni più spinose emerse con prepotenza negli ultimi tempi quali il ruolo dei laici e in particolare delle donne nella Chiesa, la crisi vocazionale, il cosiddetto sacerdozio uxorato”, conoscere e comprendere “le dinamiche giuridiche tra diritto divino rivelato, tradizione e diritto canonico umano aiuta non poco nel discernimento”.

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