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L’estate melitese volge al termine, e con essa anche le attività estive della parrocchia di San Giuseppe, guidata dal parroco don Gaetano Nalesso, coadiuvato dai membri del consiglio pastorale.
Per due mesi, la piazza antistante la parrocchia, solitamente animata dagli scout del Gruppo scout Melito P.S. 1, si è trasformata nelle domeniche di luglio e agosto in un luogo di celebrazione e preghiera.
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Gli stessi scout hanno vissuto dal 7 all’11 agosto a Molochio un’esperienza estiva che si è conclusa con una celebrazione liturgica all’aperto, presieduta da don Gaetano.
L’intuizione di celebrare la Messa serale all’aperto ha visto la partecipazione attenta di numerosi turisti e persone della comunità alla liturgia, animata dal coro e il gruppo dei lettori parrocchiali. Non si è trattato semplicemente il voler andare alla ricerca di un po' di frescura fuori dalle mura, ma un modo per incarnare l’invito di Papa Francesco a una “chiesa in uscita” sotto tutti i punti di vista. La celebrazione della liturgia domenicale, come spiegato dal parroco nelle ultime omelie, ha seguito come filo conduttore la proclamazione del vangelo di Giovanni.
Quel “pane di vita”, che ha sfamato gli apostoli e le tante persone che cercavano e seguivano Gesù di Nazareth, allora come oggi, è quel “cibo vera carne e quel sangue, vera bevanda” cui tutti dobbiamo anelare.
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L’esperienza della piazza non è stata una “novità”, alla luce di quanto vissuto in questi ultimi anni nel cortile del Santuario di Porto Salvo. Non una moda, ma voler continuare a dire al mondo che anche in estate il “Pane vivo disceso dal cielo” è presente tutti i giorni, in ogni parte e parrocchie del mondo, basta semplicemente cercarlo.
Durante l’ultima celebrazione, don Gaetano ha ringraziato i presenti. Come già avvenuto per il primo incontro dell’Adorazione all’aperto, ha sottolineato come anche il secondo momento del 13 agosto, durante la veglia per l’Assunzione della Beata Vergine Maria, abbia offerto a turisti e residenti l’opportunità di vivere un momento di preghiera in piazza.
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Questa iniziativa non solo è stata apprezzata dai partecipanti, ma ha anche ribadito l’importanza di dedicare un’ora della quotidianità all’adorazione del Signore, un gesto significativo per la vita di chi si considera cristiano.
A conclusione dell’estate, è un bilancio positivo quello tracciato da don Nalesso. L’anno pastorale è stato ricco di iniziative volte a dimostrare che “insieme si può” vivere e lodare il Signore. Un cammino lungo, non scevro di difficoltà, ma che allo stesso tempo ha dato la possibilità di comprendere che la parrocchia è un luogo d’incontro: basta cercarla e viverla da protagonisti e non da semplici spettatori.
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