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Nel cuore della spiritualità antoniana, all’interno della Basilica di Sant’Antonio di Padova, “I Solisti Veneti” diretti da Giuliano Carella rendono omaggio, stasera alle 21, alla musica sacra in un concerto che fonde mistica contemporaneità e barocco veneziano. Un appuntamento, inserito nel Giugno Antoniano 2025, che si apre alla città con ingresso gratuito, grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
Nel programma del concerto “Splendore del Santo” si intrecciano due visioni della spiritualità musicale: quella moderna, sospesa e contemplativa di Arvo Pärt e quella teatrale e luminosa di Antonio Vivaldi, con una selezione di pagine vocali e strumentali che celebrano la devozione e il dolore redentivo.
Il culmine emotivo della serata è affidato allo Stabat Mater RV 621, capolavoro di devozione mariana, in cui la sofferenza della Madre ai piedi della Croce si trasfigura in musica struggente. La voce di Manuela Custer, interprete raffinata e tra le più acclamate del repertorio barocco, darà voce a uno dei testi più commoventi della liturgia cristiana.
Luogo simbolo di Padova, la Pontificia Basilica del Santo è uno dei più importanti santuari al mondo, meta di pellegrinaggi e centro di spiritualità francescana. Custodisce la tomba di Sant’Antonio di Padova e il suo interno è uno scrigno d’arte: da Donatello a Giotto, da Altichiero a Sansovino. La musica dei Solisti Veneti, in questo contesto, diventa linguaggio dell’anima.
Fondati nel 1959 da Claudio Scimone, e oggi diretti da Giuliano Carella, “I Solisti Veneti” sono tra gli ensemble italiani più celebri a livello internazionale. Portabandiera della musica veneta e barocca, il gruppo ha riportato alla luce capolavori dimenticati, con uno stile che unisce precisione filologica e vitalità espressiva. Con oltre 6.000 concerti in 90 Paesi del mondo, i Solisti sono veri ambasciatori della musica italiana, capaci di rendere vivi, attuali e toccanti anche i repertori più antichi.
Fonte: Agensir