Avvenire di Calabria

Il parroco e gli adulti puntano con coraggio sul coinvolgimento delle realtà associative presenti sul territorio

Contro lo spopolamento, la parrocchia di Bocale punta sulla rete delle associazioni

Europa e carità, le leve per attrarre i giovani. La costante del coinvolgimento resta l'Azione cattolica parrocchiale

di Federico Minniti

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

Siamo andati a Bocale, periferia sud di Reggio Calabria, dove la parrocchia è impegnata in una sfida ardua: fare rete col territorio. Don Giuseppe Cosa e gli operatori pastorali ci raccontano come tra Europa, educazione alla carità e Azione cattolica stanno facendo un pieno di entusiasmo.

La rete a supporto della parrocchia di Bocale

Il territorio di Bocale è una sorta di spartiacque tra Reggio Calabria e i primi comuni dell’hinterland del Basso Ionio reggino. Una periferia che conta su uno “zoccolo duro” di residenti e che si riaccende durante la stagione estiva.

Da queste parti la parrocchia ha sempre rappresentato il cuore pulsante del quartiere. Coi suoi mattoncini rossi è posta di fronte all’unica piazza del rione dove è stato installato un canestro e alcune giostrine.

Il tema dei giovani e, in particolare, delle giovani coppie sta particolarmente a cuore alla parrocchia, guidata da don Giuseppe Cosa che è anche vicario foraneo della zona pastorale di Pellaro. «Questo territorio - spiega il sacerdote siciliano ormai calabrese d’adozione - soffre di un lento spopolamento che sta impoverendo i nostri gruppi giovanili.


Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE


Di positivo c’è una bella presenza delle famiglie che vivono il territorio e che sono radicate all’azione pastorale della parrocchia intitolata ai santi medici Cosma e Damiano». In effetti, ad accoglierci è stato Filippo Azzarà: bambino con monsignor Antonio Barbieri, giovane con don Gianni Licastro e giovane adulto con don Salvatore Paviglianiti, oggi è un po’ il jolly della parrocchia.

Animatore degli adulti di Ac ci spiega come «nel corso di questi anni, grazie all’accompagnamento dei parroci che si sono succeduti, un folto gruppo di ex giovani afferma sorridendo - si è attaccato alla parrocchia, trovando in questo spazio, la cellula originale del nostro “restare” a Bocale».

La costante della presenza accogliente e premurosa degli adulti è confermata anche dalla presidente dell’Azione cattolica parrocchiale, Brigida Marino: «Se gli “adultissimi” rappresentano la memoria storica di Bocale, gli adulti ci accompagnano nelle sfide di tutti i giorni».

Certo, la pandemia ha un po’ depotenziato la capacità attrattiva della parrocchia, come confermano all’unisono il parroco e la presidente di Ac: «Il nostro desiderio è quello di tornare ad aprirci al quartiere, promuovendo delle iniziative in rete con le altre associazioni del posto, proprio per stimolare il coinvolgimento di tutto il territorio».

Il concetto di rete torna quando don Giuseppe Cosa ci presenta altre due realtà che orbitano attorno alla parrocchia: una è l’associazione con vocazione europea, Apice, guidata da Alessandra Coppola con la quale si sta improntando un nuovo modo di coinvolgere i giovani: «Lavoriamo operando scambi culturali con giovani di tutta Europa. È davvero bellissimo vedere che, anche se esistono differenze sostanziali, spesso i valori di riferimento siano comuni alla Dottrina sociale della Chiesa».

L’altra realtà è rappresentata dall’associazione “Annunciamo la gioia” che ha aperto un Centro d’Ascolto presso la stazione ferroviaria di Pellaro. A guidare questa realtà solidale è una coppia di Bocale: Pasquale e Antonella Imbalzano. «Fungono come una Caritas parrocchiale» chiosa il parroco, don Giuseppe Cosa. Pasquale Imbalzano aggiunge: «Proviamo attraverso il servizio al fratello che soffre di attivare e coinvolgere i ragazzi più lontani, quelli che spesso vengono troppo rapidamente definiti “difficili”».


PER APPROFONDIRE: L’Europa arriva in parrocchia: un progetto finanziato a Bocale


Adulti, giovani e carità: queste le tre direttrici che animano la parrocchia di Bocale accanto alla cura liturgico-pastorale. Tanto Antonio Abramo, responsabile del coro, quanto Paride Cogliandro, animatore liturgico, ci spiegano che «il nostro servizio serve per coinvolgere i fedeli che entrano a messa la domenica, specialmente quanti non fanno parte dei nostri cammini associativi». «Siamo pochi, ma molto volenterosi chiosa il parroco, don Giuseppe Cosa - e ce la stiamo mettendo tutta per provare a rispondere alle esigenze del territorio di Bocale».

Articoli Correlati