Avvenire di Calabria

Nell'anno pastorale in corso sono cambiati tutti i rettori dei Seminari calabresi, create diverse occasioni di incontro

Piccole scintille. La giornata del Seminario e il dono delle vocazioni

La riflessione del rettore del Seminario di Reggio Calabria, don Nino Pangallo

di Antonino Pangallo *

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«Poca favilla gran fiamma seconda» (Dante, Paradiso I, 34). Una piccola fiamma può provocare un grande incendio.

Il Seminario Diocesano Pio XI è una comunità fatta di giovani e adulti in cammino, chiamati a divenire presbiteri, sulle orme di Cristo buon pastore, imitando tanti i santi preti di questa terra di Calabria, come il Beato Mottola e San Gaetano Catanoso.


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I seminaristi sono piccole scintille di fuoco. Ancora oggi Gesù attira a sé e, nonostante le resistenze del mondo, c’è chi prende sul serio la vocazione. È bello vivere in mezzo a loro. Essi sentono dentro la spinta ad un “di più” per il regno dei cieli.

Spendersi nella formazione è un’avventura entusiasmante. La grazia di Dio è all’opera nel cuore di un seminarista. L’umanità dei discepoli si offre come creta affinché il divino vasaio la plasmi per il regno (Ger 18), nella consapevolezza che portiamo un tesoro in vasi di creta (2Cor 4,7).

È una grazia avere in diocesi una comunità di formazione e siamo grati a chi riaprì il “Pio XI”, come a coloro che si sono prodigatati per farlo crescere. Oggi monsignor Morrone, esperto nella formazione di presbiteri e laici, già padre spirituale e docente del Seminario di Catanzaro, si ritrova sul terreno vivo della chiesa diocesana, il Seminario. Il vescovo può seguire da vicino il cammino formativo dei suoi futuri collaboratori nel ministero, conoscerli, accompagnarli.

Dalla riapertura mi ritrovo ad essere il quinto rettore. Ormai la maggior parte del nostro presbiterio si è formato al “Pio XI”. Quest’anno tutti i rettori dei seminari calabresi sono cambiati. Anche noi a Reggio abbiamo fatto il rodaggio.

Quella che ad alcuni potrebbe apparire una dispersione in più Seminari, in realtà, è una grande ricchezza.

L’unità si costruisce creando occasioni di incontro, di scambio, di formazione. Ciò aiuta a fare crescere le reti educative, custodendo l’originalità dei singoli territori diocesani, avviando cammini comuni. Così recentemente si è svolto l’incontro dei rettori con monsignor Nolè, vescovo delegato dalla Cec per i seminari. Inoltre, i seminaristi del sesto anno hanno partecipato a Catanzaro ad un corso sulla prevenzione agli abusi. Tutti i seminaristi calabresi vivranno una giornata insieme il prossimo 21 maggio. Tutte queste sono opportunità per creare sinergie nuove.


PER APPROFONDIRE: I vescovi calabresi comunicano le novità relative al Seminario


I tempi mutano e sempre di più è chiesta cura nella pastorale vocazionale, soprattutto dopo che la pandemia ha fortemente ristretto le proposte di incontro. Speriamo per il prossimo anno di rilanciare l’opera del Centro Diocesano Vocazioni e di aprire di più il Seminario all’apostolato vocazionale. Chiedo a tutti i lettori una preghiera particolare per i gruppi vocazionali Emmaus e Samuele, così come per coloro che stanno intensificando il discernimento nel propedeutico.

Il Seminario è un dono ed un mistero, una grazia e una responsabilità di e per tutti.

Piccole scintille sono accese. Alimentiamo la fiamma. La luce del vangelo, giunta a noi con l’apostolo Paolo, chiama fuoco. «Sono venuto a portare il fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso» (Lc 12,49).

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