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“Anche l’astenersi dall’andare a votare, se come scelta non nasce da un discernimento profondo, rischia di diventare una forma di rinuncia”. Inizia con questo richiamo accorato l’appello dell’arcivescovo di Bari-Bitonto, mons. Giuseppe Satriano, in vista del referendum dell’8 e 9 giugno. “Come pastore, sento il bisogno di invitarvi a non restare indifferenti”, è l’invito chiaro a non cedere alla sfiducia o all’apatia politica, ma a riscoprire il senso autentico della partecipazione democratica. “Ogni consultazione popolare è un appuntamento importante per la nostra democrazia”, le parole di mons. Satriano che evidenzia come, anche questa volta, i cittadini sono chiamati a esprimere il proprio giudizio su temi di grande impatto: cittadinanza, lavoro, giustizia sociale. Temi che, come sottolinea il vescovo, “ci toccano da vicino”, soprattutto in un territorio ferito da precarietà e insicurezza, dove “oltre il 90% dei contratti attivati sono precari” e si registrano “oltre 2.500 infortuni sul lavoro” in soli 3 mesi. Nel messaggio emerge con forza il riferimento alla Dottrina sociale cristiana, che invita a leggere la realtà “con criteri etici, sapendo aprirsi alle nuove sfide del vivere comune”. Partecipare, per mons. Satriano, è un atto d’amore verso la comunità: “una forma di carità”, dice, che si traduce in gesti concreti di corresponsabilità. Sul sito dell’arcidiocesi di Bari-Bitonto, è disponibile il materiale esplicativo sul referendum consultabile e scaricabile.
Fonte: Agensir