Avvenire di Calabria

Iniziativa all'insegna della catechesi e della cura del creato che vede coinvolti educatori, genitori e ragazzi

Reggio – Bova, la parrocchia di Don Bosco adotta una grande aiuola

Accolta e condivisa l'idea del parroco don Severino Kyalondawa

di Carmelo Cutrupi

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«Le sole opere sono le vere ricchezze che ci preparano un posto lassù in cielo», diceva ai suoi ragazzi don Bosco. Sicuramente, hanno guadagnato un posto in Paradiso i bambini della Parrocchia di San Giovanni Bosco in Sant’Elia di Ravagnese le loro famiglie.


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Infatti, accogliendo l’idea del parroco don Severino Kyalondawa, l’intera comunità parrocchiale ha adottato la grande rotatoria stradale, antistante i locali dell’Oratorio, sita fra la via Abate Sant’Elia e la via G. Valentino, in Reggio Calabria, con l’intenzione di fare di un’area degradata, invasa da spazzatura ed erbacce, una  grande aiuola, ricca di colori e di profumi.

La pandemia, il dilagare del contagio e le reiterate quarantene, per tanto tempo hanno rappresentato degli ostacoli che sembravano insormontabili per la realizzazione del progetto, ma con l’arrivo dei primi tepori di febbraio e l’allentarsi delle restrizioni, un’ondata di entusiasmo si è impadronita di tutta la comunità: catechiste, genitori  ed educatori in un solo pomeriggio hanno abbellito con piante e fiori, le quattro grandi aree che erano state dissodate, da pochi uomini di buona volontà. La zona antistante ha così acquisito una bellezza dimenticata, Ogni gruppo di catechismo, facendo proprio l’appello di Papa Francesco nell’Enciclica Laudato sii, ha tradotto il proprio cammino di formazione in un gesto d’amore per il creato, unendosi così al Canto di ringraziamento che il Poverello d’Assisi ha elevato al Signore.


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Siamo certi che la cura dell’aiuola rappresenterà l’inizio di una nuova primavera per la Parrocchia e per l’intero quartiere, il segno tangibile di una nuova era in cui, riscoprendo il senso di appartenenza al territorio, giovani e adulti si impegneranno fattivamente nella catechesi e nelle opere di carità,  con gesti di sacrifici,  per divenire segno visibile della gioia del Risorto.

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