Avvenire di Calabria

Celebrata il 4 maggio la tradizionale veglia dell’Azione cattolica delle comunità gemellate di Mosorrofa e San Sperato

Giovani e lavoro, la preghiera del Mlac

Il tema di quest'anno: «Lavoro e orizzonti di speranza. Nuove generazioni e cura della sicurezza»

di Gianni Sergi

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Una veglia di preghiera per il mondo del lavoro promossa dal Mlac di Mosorrofa e San Sperato si è celebrata giovedì 4 maggio presso la chiesa di san Domenico a Sala di Mosorrofa, a Reggio Calabria. L’iniziativa, promossa dall’Azione cattolica delle parrocchie gemellate di San Sperato e Mosorrofa e che ha visto coinvolte le altre parrocchie della zona pastorale del Sant’Agata (Cardeto, Cataforio, Cannavò, Pavigliana, San Cristoforo), è di buon auspicio per la ripresa completa delle attività post pandemia.

La Veglia è stata elaborata dal testo inviato dal Movimento lavoratori di Azione cattolica nazionale che annualmente organizza, in concomitanza con la festa del lavoro del 1 maggio, un momento di preghiera sotto la protezione di San Giuseppe lavoratore. Il tema di quest’anno è stato: “Lavoro e orizzonti di speranza. Nuove generazioni e cura della sicurezza”.


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L’attenzione è stata rivolta ai rapporti umani sui luoghi di lavoro e all’applicazione meticolosa delle norme di sicurezza, visto che continuano ad accadere ancora troppi incidenti, soprattutto nei cantieri, con conseguenze spesso mortali. Per i cattolici, per chi ha fede, è evidente che la preghiera è un mezzo potente di affidamento a Dio. Ma tali momenti servono anche ad essere denuncia sociale e stimolo perché chi ha responsabilità negli ambienti lavorativi crei le condizioni affinché chiunque possa svolgere le proprie attività nella massima sicurezza e nella serenità necessaria a fare del lavoro uno strumento di libertà e progresso.

Momento di riflessione preghiera in stile sinodale

La Veglia è stata anche l’occasione di tornare a sperimentare la comunione e l’amicizia tra le parrocchie della zona pastorale.

Oggi è difficile immaginare percorsi pastorali, nelle singole parrocchie, che siano avulsi dal territorio circostante, causa anche un certo spopolamento causato da tanti giovani che si trasferiscono altrove per motivi di studio o di lavoro.


PER APPROFONDIRE: Ascolta il podcast sulle vittime del lavoro e dell’amianto


Ecco che una riorganizzazione delle varie zone pastorali, all’insegna della reciproca collaborazione e scambio di esperienze, può indubbiamente rivitalizzare le parrocchie. La Veglia ha visto una folta partecipazione di persone e la presenza di diversi parroci, tra cui il nuovo parroco di Cardeto, don Luca Mazza, che ha presieduto la Veglia.

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