La Calabria ambasciatrice del Giubileo 2025
La Regione ha presentato nei giorni scorsi un progetto volto a valorizzare gli itinerari religiosi calabresi.
«La questione sanità in Calabria è cruciale per la democrazia. Se ne parlo e perché non voglio essere complice e neutrale». Lo ha affermato, monsignor Francesco Savino, vescovo di Cassano allo Ionio (Cosenza) e vicepresidente della Conferenza Episcopale Italiana, intervenendo a Rende, ad un convegno sul tema "Decadenza del servizio sanitario nazionale" alla presenza di esponenti politici, sindacalisti, rappresentanti di categoria dei medici ed economisti.
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Per il vescovo di Cassano Ionio, «non è più tempo di equilibrismi, mi preoccupa il menefreghismo e il silenzio degli onesti, come diceva il giudice Rosario Livatino. Così come, sono preoccupato della crisi della politica e dei partiti. I calabresi meritano di più».
«La prima questione - ha aggiunto il presule - è la riorganizzazione della rete ospedaliera. Quando nel 2016 venivano chiusi gli ospedali dove eravamo? Senza la mappatura dei bisogni non si va da nessuna parte. Che fine ha fatto la medicina territoriale? Le case di comunità che fine hanno fatto? Tutto il comparto socio assistenziale che fine ha fatto? Ci vuole una cabina di regia che non obbedisca ai soliti noti».
PER APPROFONDIRE: Malasanità in Calabria, Savino: «Stop alla politica delle lobby di potere»
Il presule ha concluso: «Vogliamo aprire una riflessione sul rapporto tra sanità pubblica e privata? La politica deve stare fuori dalla gestione della sanità».
I lavori sono stati ospitati presso la Sala "De Cardona", della BCC Mediocrati. Coordinati da Franco Petramala, sono intervenuti, Carlo Guccione, Roberto Castagna, Segretario Generale della UIL della provincia di Cosenza, Giuseppe Lavia, Segretario Generale della CISL, Eugenio Corcione, Presidente dell'Ordine dei Medici, Giuseppe Nicoletti, economista, Massimiliano Ianni, della CGIL e Roberto Pititto, dell'Associazione Medici Volontari.
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