Avvenire di Calabria

Il presidente del Consiglio regionale ha aperto i lavori dell'assemblea intervenendo sull'emergenza umanitaria che sta vivendo la regione

Sbarchi, Mancuso: «L’Europa aiuti la Calabria»

È stata occasione anche per ringraziare forze dell'ordine, istituzioni, comuni, associazioni e volontari impegnati a far funzionare la macchina dell'accoglienza

di Redazione Web

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Emergenza sbarchi in Calabria, il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancusa chiama in causa l'Europa. «C'è un'emergenza umanitaria che non possiamo continuare a fronteggiare da soli», ha detto aprendo i lavori dell'assemblea a Palazzo Campanella.

«Abbiamo un fitto ordine del giorno, ma prima di avviare i lavori odierni, consentitemi una breve riflessione sulla vicenda degli sbarchi di migranti in Calabria che, per più ragioni, desta allarme e preoccupazione». Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Filippo Mancuso, in apertura dei lavori odierni (lunedì 12 dicembre) del Consiglio regionale.


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Solo ieri, c’è stato l’ennesimo sbarco di 200 migranti nel porto di Reggio Calabria e lo sbarco sulle coste della Locride di 93 persone portati in salvo a Roccella Jonica.

«Qualche giorno prima, abbiamo avuto tre sbarchi in meno di ventiquattrore a Crotone e Reggio, di donne, uomini e minori – ha ricordato Mancuso – stremati dal freddo e in condizioni psicofisiche drammatiche. Ma i flussi migratori via mare, più pressanti negli ultimi mesi, non si sono mai fermati nel corso dell’anno che sta per finire». 

In Italia Secondo i dati del Ministero dell’Interno nel 2022, in un trend sempre crescente, sono sbarcati 90.297 migranti contro i 57.812 del 2021. «La Calabria, nel quadro generale, si conferma terra di sbarchi, con 17 mila migranti giunti nell’anno in corso, molti di più dei 10mila dell’anno scorso. E purtroppo tutto lascia pensare che i flussi non cesseranno nel 2023», ha aggiunto il presidente dell’assemblea regionale. 

«Tutto ciò – ha sottolineato – segnala un’emergenza umanitaria di grosse proporzioni che chiama in causa l’Europa che, come ha sostenuto di recente il presidente Occhiuto, o si pone nelle condizioni di governare insieme questo processo, oppure dimostra di non avere contezza di quello che sarà da qui a qualche tempo questo fenomeno».

Da qui la consapevolezza: «Siamo dinanzi ad una condizione di crescente disagio, che esige senz’altro dall’Europa un’attenzione coerente con gli impegni enunciati ogniqualvolta la questione migranti s’impone nel dibattito pubblico».  Ha aggiunto, quindi, Mancuso: «È necessario che l’Europa si adoperi per assicurare un equo ricollocamento degli arrivi e si doti di una strategia di contenimento della fuga dalle aree svantaggiate».


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«In attesa che si garantisca anche il controllo capillare di chi giunge in Italia, perché non finisca nel limbo dell’emarginazione o nelle grinfie della criminalità, sento il dovere – ha concluso Mancuso a nome dell’assemblea – di esprimere il ringraziamento del Consiglio regionale a Comuni, Prefetture, Croce Rossa, Protezione Civile, Capitaneria di Porto e associazioni che in Calabria fronteggiano, con un forte spirito di solidarietà, le problematiche umane, sanitarie e sociali di un fenomeno così complesso. E lo fanno assumendosi, nonostante le oggettive difficoltà in cui versano i centri di accoglienza, un onere pesante che oggettivamente, alla lunga e da soli, non possono reggere».

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