La firma dell’artista ucraina per la Giornata dell’aiuto umanitario
La data legata ad un triste evento consumatosi 19 anni fa in Iraq. La ricorrenza quest’anno viene celebrata con un francobollo realizzato dall’illustratrice ucraina Olga Shtonda
«La nostra idea di scuola va oltre l’aula. È una scuola davvero aperta a tutti e, come tale, riteniamo debba appartenere a ciascuno». Sonia Barberi è la dirigente dell’Istituto comprensivo “Carducci - da Feltre” di Reggio Calabria.
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Sonia Barberi guida la scuola da due anni, dopo averlo fatto in altrettante importanti realtà scolastiche della città e della provincia. Vi è arrivata nel pieno dell’emergenza covid. Un periodo durante il quale, insieme a tutta la comunità scolastica, «abbiamo “riprogettato” il nostro modo di fare e, soprattutto, essere scuola».
Carducci – da Feltre, scuola aperta al territorio
Una scuola «aperta al territorio, meno autoreferenziale e che opera in sinergia anche con altre realtà esterne al nostro Istituto». C’è, infatti, la consapevolezza che così come la società, anche le esigenze formative degli alunni siano cambiate. E del resto, una scuola dai numeri importanti, come lo è appunto l’Istituto “Carducci - da Feltre” non può restare impassibile da questo punto di vista.
Qui, infatti, sono passate - e continuano a farlo - generazioni di bambini e ragazzi, oggi parte attiva e vitale della città di Reggio Calabria. L’Istituto, diviso in tre plessi, i due vicini “Carducci” e “da Feltre” e il plesso distaccato “Melissari”, accoglie bambini fin dai tre anni, accompagnandoli, per un decennio, lungo un cammino di crescita e formazione, non solo legata all’istruzione e all’apprendimento tradizionale.
«Come cristalli ci prendiamo cura dei nostri ragazzi, cercando di valorizzare i loro punti di forza», afferma non a caso Emilia Mazza, docente di italiano alla secondaria dell'Istituto comprensivo Carducci - da Feltre che, insieme ai colleghi anche degli altri cicli, cura le diverse attività non solo curriculari rivolte agli alunni. «Cerchiamo di accompagnare i bambini, in tutta la fase della loro crescita, al fine di farli diventare cittadini consapevoli e responsabili», aggiunge Antonia Libri, responsabile della scuola dell’infanzia del plesso “Carducci”.
Già nel primo ciclo, sono previsti laboratori di musica, lingua inglese e riciclo creativo. Alla scuola primaria, l’offerta si amplia con ulteriori progetti e attività di cittadinanza, invito alla lettura. I Pon proposti «sono molto interessanti e ci aiutano a crescere», spiega Francesco, alunno della quinta classe. Nicole frequenta, invece, la terza elementare. Insieme ad altri suoi compagni partecipa al Pon “Tutti mouse di biblioteca”: accanto alla lettura, si approfondiscono anche i diritti umani. Non mancano, inoltre, i laboratori linguistici e informatici.
L’Istituto è scuola “polo” per il rilascio delle certificazioni “Cambridge” ed “Ecdl”. Non mancano i percorsi musicali di violino, pianoforte, sassofono, percussioni e chitarra oltre alla musica d’insieme. Particolare attenzione, inoltre, è dedicata agli sport. Diversi i percorsi avviati che abbracciano diverse discipline, praticate sia in orario curriculare, ma anche pomeridiano: dalla pallavolo, al tennis tavolo, fino al badminton.
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Si studia anche giornalismo, inclusione e compostaggio. «In questo momento stiamo lavorando ad altri progetti, volti ad arricchire ulteriormente la nostra offerta formativa, già ricca», dice Cetti Cuzzocrea, direttore amministrativo della Carducci - da Feltre, nell’anticipare inoltre quelli che saranno i prossimi investimenti per il rinnovo della dotazione strumentale e digitale, «oggi come non mai indispensabile».
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Lo scrittore calabrese nato 98 anni fa a Sant’Agata del Bianco, nella Locride, è tra le figura intellettuali più autorevoli nate in Calabria nel ventesimo secolo. Artefice di un nuovo meridionalismo.
Era il 16 agosto del 1972 quando al largo delle coste di Riace, in Calabria, dopo una segnalazione del sub Stefano Mariottini, i carabinieri riportavano alla luce due statue uniche al mondo, i Bronzi di Riace.