Avvenire di Calabria

L'indicazione normativa è arrivata nella giornata di ieri da parte del Ministero dell'Università e della ricerca

Università di Reggio Calabria, c’è il rettore facente funzioni

A ricoprire l'incarico di guida della Mediterranea è il decano dell'università Costabile

di Redazione Web

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Dopo l'inchiesta "Magnifica" che ha portato alla sospensione, tra gli altri, del rettore in carica e di altri docenti dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria, secondo la normativa comunicata dallo stesso Miur, è stata individuata la figura di chi, guiderà, da facente funzioni la Mediterranea.

Lo ha reso noto il direttore generale dell'ateneo, Giuseppe Zimbalatti: il professor Feliciantonio Costabile, decano dei docenti, è il rettore facente funzioni dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria. È stato lo stesso Ministero dell'Università e della Ricerca a comunicare che «a norma di legge, le funzioni di Rettore, limitatamente agli atti di ordinaria amministrazione nonché a quelli indifferibili e urgenti, potranno essere esercitate pro tempore dal Decano dell'Università».


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Costabile, ordinario di Diritto romano e Diritti dell'antichità - secondo quanto riferito ancora dal direttore generale Zimbalatti - ha accettato di esercitare le funzioni di Rettore dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria.

La nomina del rettore facente funzioni si è resa necessaria dopo che il titolare della carica, Santo Marcello Zimbone, è stato interdetto il 21 aprile perché coinvolto nell'inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria su presunti illeciti nella gestione di alcuni concorsi per ricercatori.

In tutto sono 52 le persone indagate. Ma sono sette le persone colpite da misura cautelare e sospese dalle loro funzioni, tra cui proprio Zimbone, sottoposto ad una misura interdittiva della durata di 10 mesi, e il suo predecessore, Pasquale Catanoso, l’attuale Prorettore Vicario, sottoposto ad una misura interdittiva della durata di 12 mesi.

L'esposto di una candidata non risultata vincitrice

Le indagini sui presunti concorsi truccati all'Università Mediterranea di Reggio Calabria traggono origine da un esposto presentato alla locale Procura della Repubblica, da una candidata non risultata vincitrice, nel quale venivano segnalate condotte irregolari perpetrate in occasione dell’espletamento della procedura di valutazione comparativa per un posto di ricercatore universitario.



PER APPROFONDIRE: Università Mediterranea, indagine della Finanza su presunti concorsi truccati



«L’operazione costituisce l’esito di un’articolata indagine condotta dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Reggio Calabria che ha consentito di ipotizzare – fatte salve successive valutazioni di merito – condotte illecite, commesse in un arco temporale molto significativo, dal 2014 al 2020, integranti l’esistenza di un’associazione dedita alla commissione di delitti contro la pubblica amministrazione e contro la fede pubblica nella direzione e gestione dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria e delle sue articolazioni compartimentali» hanno spiegato gli inquirenti nel comunicato diffuso ieri agli operatori dell'informazione.

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