Avvenire di Calabria

Ordinato sacerdote lo scorso mese di maggio, il giovane prete è amministratore apostolico dallo scorso ottobre

Vito, parla il nuovo parroco don Tauro: «Accolto in una comunità “viva”»

Guida la parrocchia di San Nicola di Bari ed è vicario nella vicina "San Bruno"

di Francesco Chindemi

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È sacerdote dall’8 maggio scorso. Don Davide Tauro è uno degli ultimi presbiteri ad essere stati ordinati nella diocesi di Reggio Calabria - Bova. Nonostante il suo ministero sia iniziato da poco, dallo sorso primo ottobre è stato chiamato a guidare la comunità di San Nicola di Bari a Vito come amministratore parrocchiale.


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L’arcivescovo metropolita, monsignor Morrone lo ha nominato allo stesso tempo vicario parrocchiale della vicina comunità di San Bruno. «Le sorprese di Dio sono davvero uniche», afferma il giovane sacerdote, nel ricordare come proprio a San Bruno abbia mosso i suoi primi passi nella fede. «Ero piccolo ministrante e oggi vi torno come viceparroco».

Come ha accolto il dono di questo nuovo servizio?

Con gioia e gratitudine. Sono particolarmente felice e grato al Signore. Ringrazio anche il nostro arcivescovo Fortunato e il parroco di San Bruno, don Angelo Casile, per la fiducia che hanno riposto nella mia persona.

Il suo primo mese nella comunità di Vito come lo ha vissuto?

Nella mia vita che ho affidata al Signore, ho capito davvero che di fronte a queste chiamate bisogna abbandonarsi con un “eccomi” libero e fiducioso, mantenendo sempre la docilità del cuore e la semplicità di un bambino. Se dovessi scegliere dei verbi per sintetizzare il primo mese di permanenza in questa comunità indicherei i seguenti quattro: incontrare, ascoltare, servire ed amare.

Come intende svolgere il suo ministero, ha delle linee programmatiche?

Sono stato accolto in questa comunità parrocchiale con grande gioia e benevolenza. Ma non sono arrivato qui con un programma predefinito, stilato e tirato fuori dal cassetto. Per me la Chiesa è la Chiesa fondata da Gesù Cristo. Guidata e assistita dall’azione dello Spirito Santo. Per cui il mio programma sarà quello della Chiesa e del suo magistero autentico. Il cammino sinodale che si è aperto a livello diocesano chiede un impegno comune sulla sinodalità.

Come sta vivendo questo cammino la parrocchia di Vito?

Come ci ha ricordato il nostro arcivescovo e ci ricorda papa Francesco, il cammino sinodale è acquisire la consapevolezza che il Popolo santo di Dio è chiamato a camminare insieme. Con questo spirito, la nostra comunità sta vivendo tutte le tappe sinodali, sia parrocchiali che diocesane, secondo quanto indicatoci dall’arcivescovo Morrone. Proprio in parrocchia abbiamo intrapreso questo cammino, in particolare facendo insieme un grande esercizio basato sull’ascolto. Uno stile sinodale che cerchiamo di riproporre in tutte le nostre attività sia dentro, ma anche fuori, i confini parrocchiali. Come quella vissuta lo scorso 7 novembre dai piccoli dell’Acr, in occasione della Festa del Ciao. Trascorsa insieme ai coetanei della parrocchia di San Bruno.


PER APPROFONDIRE: La comunità di san Bruno accoglie il nuovo viceparroco


È stata una bella esperienza di sinodalità. È proprio questo l’aspetto fondamentale per camminare insieme: essere davvero decisi a farlo, attraverso l’incontro e l’ascolto reciproco. Ciò che ogni giorno ci sforziamo di mettere in pratica in questa nostra bella comunità di Vito.

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