
Kickboxing: al PalaCalafiore la quarta edizione de “I Guardiani dello Stretto”
Il sindaco Giuseppe Falcomatà, insieme all’Assessore Carmelo Romeo e al Delegato allo Sport Giovanni Latella
Morabito ha spesso paragonato la Reggio Bic alla gloriosa "Panasonic" dei tempi d’oro della Viola Basket
Con la conclusione della stagione 2024/2025, la Reggio Bic chiude un capitolo straordinario della sua storia. Una stagione che ha visto la squadra calabrese imporsi sul palcoscenico nazionale e internazionale, raggiungendo risultati impensabili alla vigilia. A raccontare quest’annata indimenticabile è il professor Morabito, che ha vissuto da vicino l’ascesa della squadra nel basket in carrozzina.
«Intanto un grazie sentito a chi mi ha permesso di far parte di questa esperienza fantastica – esordisce Morabito – alla famiglia Cugliandro - D'Anna va il mio più grande ringraziamento. È stata una stagione storica: la Reggio Bic ha scritto una pagina importante del basket calabrese. Arrivare secondi in Eurocup, tra le migliori quattro squadre d’Italia, è un'impresa che resterà negli annali».
Ma al di là dei risultati sportivi, il valore di questa esperienza è andato ben oltre i parquet. «Questa squadra ha dimostrato di essere un’eccellenza del territorio, una realtà che merita attenzione tanto quanto le altre compagini sportive della città. Spero davvero che nella prossima stagione possano esserci nuovi sostenitori, sia dal punto di vista fisico che materiale, perché questa realtà merita di continuare a crescere».
Durante la stagione, Morabito ha spesso paragonato la Reggio Bic alla gloriosa "Panasonic" dei tempi d’oro della Viola Basket. E oggi conferma: «Quando ci siamo visti ti dissi che questa era la Panasonic del basket in carrozzina. Se me lo avessero detto a inizio stagione, non ci avrei creduto. Ma i fatti parlano chiaro: questa squadra ha riempito gli spalti di gioia, di giovani, di emozioni. Ha fatto conoscere una realtà che per molti era completamente sconosciuta. E i risultati ottenuti sono stati, a mio avviso, persino superiori a quelli della gloriosa Panasonic».
Infine, un pensiero personale, un ricordo che il professore porterà con sé. «Porto dentro l’affetto, i sorrisi, la simpatia di tutti. Da Antonio, che mi ha introdotto nella famiglia Cugliandro - D’Anna, ai giocatori, alla stampa, a tutti coloro che hanno reso speciale ogni singolo momento. È stata un’esperienza umana straordinaria. Rivedere anche l’amico Tonino Favano tra le fila delle Volpi Rosse di Firenze è stata un’emozione. Che dire… tutto fantastico».
PER APPROFONDIRE: Caretta caretta e Ululone nel progetto Nature del Parco Aspromonte
Una stagione indimenticabile, quindi, per la Reggio Bic e per tutti coloro che hanno creduto in questo progetto. Con la speranza che il prossimo anno possa regalare nuove emozioni, nuove vittorie, e soprattutto, la stessa inconfondibile passione.
Il sindaco Giuseppe Falcomatà, insieme all’Assessore Carmelo Romeo e al Delegato allo Sport Giovanni Latella
In un articolo apparso nel settembre del 1960 sul supplemento del settimanale diocesano, l’intellettuale laica propone un ritratto spirituale e culturale dell’indimenticato vescovo, ancora oggi capace di parlare alla Chiesa e alla società.
L’elaborato poetico “Un seme di unità” ha espresso una riflessione originale sulla pace, ispirata all’opera e al pensiero della Lubich, distinguendosi tra numerosi partecipanti da tutta Italia