Avvenire di Calabria

Carmelo Neri e Arrigo Valesio firmano la biografia raccolta nel nuovo volume edito da Città del Sole

Reggini illustri. Alla riscoperta del basso lirico Domenico Romeo Morisani

Le sue spoglie riposano nel cimitero di Gallico, periferia a nord di Reggio Calabria, sua città natale

di Nanà Bertè

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Reggini illustri. Alla riscoperta del basso lirico Domenico Romeo Morisani. Le sue spoglie riposano nel cimitero di Gallico, periferia a nord di Reggio Calabria, sua città natale. Carmelo Neri e Arrigo Valesio firmano la biografia raccolta nel nuovo volume edito da Città del Sole.

Chi è Domenico Romeo Morisani?

“Uomo dal carattere difficile e ribelle, felice di stare al mondo, di bell’aspetto e dal fisico prestante, occhi fulminanti, incarna perfettamente l’immagine del meridionale sempre raffinato e galante che si è distinto per il garbo che gli era proprio, la cui accattivante risata forte e poderosa invadeva la casa coinvolgendoci tutti”.

È il ricordo che  il nipote dott. Antonio Lazzarino de Lorenzo ha di Domenico Romeo Morisani, basso di origini gallicesi del quale Carmelo Neri e Arrigo Valesio hanno curato una biografia “Domenico Romeo Morisani – vita e arte del famoso basso calabrese” edito da La città del Sole Reggio Calabria , dicembre 2020.


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Il lavoro ci fa conoscere  l’artista molto apprezzato dalla critica, ma soprattutto un uomo  con un grande sogno che  ha inizialmente difeso (si è opposto perfino al padre che per un pregiudizio considerava il mondo artistico un’insidia al buon costume e una menomazione alla condizione sociale) e poi  coltivato e realizzato con costante tenacia e passione, anche a costo di grandi sacrifici.

Dotato di una voce possente dalla grande estensione e dalle raffinate sfumature, ha convinto anche per il talento recitativo. Indubbio il suo contributo al successo della Scuola di canto italiana. Gli autori hanno dato molto spazio alla narrazione della sua carriera che, iniziata nel 1923 si è conclusa nel 1962, solcando le scene dei più prestigiosi teatri in Italia e all’estero, soprattutto in Sud America.

Durante questi quarant’anni il Morisani ha portato in scena personaggi del melodramma con grande successo eccellendo nei personaggi di Sparafucile (Rigoletto), Don Basilio (Barbiere di Siviglia), Il grande inquisitore (Don Carlos) facendone assieme ad altri i suoi cavalli di battaglia. Infatti dell’artista gli autori sottolineano la dignità scenica e lo stile saldo che infondeva ai personaggi che interpretava.

Il libro presenta anche una cronologia delle rappresentazioni alle quali ha preso parte e dei debutti nei più grandi teatri mondiali. L’uomo e l’artista sono stati raccontati con una dovizia di informazioni e il libro è corredato di molte foto, lettere personali e professionali, attestati di riconoscimento. Molto interessanti i capitoli  dove sono riportati dati relativi ai teatri, al cast, e ai giudizi critici che sono stati sempre molto positivi.

Emerge anche la figura di un uomo leale e onesto che, malgrado abbia svolto la sua vita all’estero, non ha mai allentato il legame con la famiglia e dimenticato le sue origini; infatti egli amava ritornare a Gallico che dall’agosto 2019 gli ha dedicato una piazza, dove la famiglia si era trasferita dopo la morte del padre. Egli trovava conforto e rifugio dalle fatiche nel luogo che così descriveva “immerso nel verde odoroso dove si respira l’aria aromatizzata della fragranza delle uve, dei fichi e del balsamico e inebriante profumo di bergamotto e nella casa dalla quale poteva ammirare lo Stretto e Messina, la città della sua giovinezza”.


PER APPROFONDIRE: La parrocchia di Gallico ricorda don Demetrio Sergi


Il libro di Carmelo Neri e Arrigo Valesio ha il pregio di riportare all’attenzione dei cultori della musica un grande artista e  alla memoria storica del quartiere di Gallico un uomo, purtroppo poco conosciuto dalle nuove generazioni nella terra da lui tanto amata. Le spoglie di Domenico Romeo Morisini, per sua espressa volontà, dal 1980 riposano accanto alla madre nella Cappella “Lazzarino” nel cimitero di Gallico.

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