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Ancora morti sulla Statale 106 e, dalla politica, spunta l'idea del commissariamento dei cantieri. Si tratta ancora di un'ipotesi, ma in Consiglio regionale sono stati dati "pieni poteri" al governatore della Calabria, Roberto Occhiuto.
Nove morti in tre mesi. Nonostante le “rassicurazioni” della politica, la Strada Statale 106 jonica continua a mietere vittime innocenti. Poche settimane fa abbiamo analizzato le tante criticità sul tracciato lungo 495 km - che unisce Calabria e Puglia. Lo abbiamo fatto sentendo esperti, docenti universitari, familiari delle vittime e attivisti dei territori. La battaglia per rendere la Statale jonica più sicura è una priorità che coinvolge tutti i calabresi.
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L’ultimo incidente, cronologicamente parlando, si è registrato a Sibari dove una coppia di palermitani trapiantati nel cosentino ha perso la vita. Un bollettino tragico il cui aggiornamento, purtroppo, non conosce sosta.
Ciò che preoccupa è che si vedono solo alcuni micro-interventi all’orizzonte: per quelli più sostanziali, specialmente per il tratto che riguarda la provincia di Reggio Calabria che è anche quello col tasso di incidentalità più alto, non ci sono abbastanza fondi.
Come è noto, inoltre, la Statale 106 non rientrerà nei fondi straordinari del Pnrr (come tutte le arterie stradali d’altronde) per cui si tratta di una lotta contro il tempo per recuperare le risorse necessarie per iniziare a progettare. Che, di per sé, è già una cosa ben diversa dal realizzare. Sulla Statale 106 rischia di morire anche la speranza che qualcosa cambi davvero. Anche perché tra burocrazia e lungaggini tutto sembra maledettamente complicato.
L’ultima denuncia sulle anomalie arriva dall’associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”. «È notizia di pochi giorni fa - ha scritto il fondatore dell’organizzazione, Fabio Pugliese -che sono stati eliminati gli svincoli di Villapiana, quello di Amendolara e quello di Albidona- Trebisacce, ovvero il più strategico, poiché serviva sia per l’innesto della Provinciale 153 che porta ad Albidona e Alessandria del Carretto che per Trebisacce Nord che, a questo punto, sarà solo raggiungibile solo per chi proviene da sud verso nord».
Tre svincoli svaniti nel nulla. Stiamo parlando del progetto del Terzo Megalotto della Statale 106. Il più grande appalto attualmente in lavorazione dall’Anas che non ha smentito l’annuncio dell’associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”.
PER APPROFONDIRE: Criticità irrisolte. Gattuso: «La Statale 106 fuori dal Pnrr»
Recentemente il segretario regionale del Partito democratico in Calabria, Nicola Irto ha spiegato come nell’ultimo Consiglio regionale si sia trovata persino una sintesi bipartisan: «Il governatore Occhiuto ha la titolarità a discutere dell’infrastruttura con il governo nazionale per raggiungere l’obiettivo. La Statale 106 deve entrare nell’agenda nazionale e diventare priorità per il Paese».
Un assist dal centrosinistra che il Governatore ha accolto con una promessa: «Sulla Statale jonica ci saranno presto importanti novità». Quali? Non è dato a saperlo, anche se da Germaneto, sede della Cittadella regionale, qualcuno vocifera di una sorta di “commissariamento” dell’opera nelle mani dello stesso primo inquilino Occhiuto. Una soluzione estrema, sperando che dalle parole, questa volta, si passi davvero ai fatti.
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