Avvenire di Calabria

Scopriamo assieme la storica istituzionale scolastica paritaria gestita dalla Suore della Carità di Santa Giovanna Antida

Istituto San Vincenzo de Paoli, a scuola di valori e innovazione

Suor Angela Perillo (gestore dell'Istituto): «Teniamo particolarmente alla cura e alla crescita di ogni singolo ragazzo»

di Francesco Chindemi

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

Una scuola unica e all’avanguardia, al passo coi tempi e dove non manca davvero nulla. Dall’attenzione per la formazione e la didattica, attuata da docenti preparati e sensibili, alla cura degli alunni, fin dalla tenera età, accompagnati lungo un percorso che vuole essere innanzitutto di crescita. Tra le istituzioni scolastiche e formative più antiche della città di Reggio Calabria, l’Istituto San Vincenzo de Paoli è ancora oggi una vera e propria “palestra” di vita per la formazione completa della persona. Qui, oltre ad apprendere nozioni e concetti, infatti, si cresce all’insegna di sani valori. Quelli, innanzitutto, che instancabilmente continuano a trasmettere - da oltre un secolo - le Suore della Carità di Santa Giovanna Antida.


Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE


Abbiamo voluto approfondire meglio la conoscenza di questa bella realtà collocata nel cuore della città di Reggio Calabria. Ad accoglierci, assieme alle altre consorelle, è suor Angela Perillo, gestore dell’Istituto. Ogni giorno macina chilometri tra un corridoio e l’altro. Tra un piano e l’altro del grande edificio che su vari livelli ospita l’asilo nido, la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado. La prima cosa che colpisce, è il sorriso stampato sul volto delle religiose. Lo stesso con il quale, quotidianamente, accolgono bambini e ragazzi al suono della campanella. «Il nostro istituto crede fermamente nella portata educativa della sua attività», spiega suor Angela.

L'identità cattolica dà originalità alla Scuola

L’Istituto San Vincenzo è una scuola cattolica presente in riva allo Stretto fin dal 1889. «I principi evangelici e il carisma di Giovanna Antida ispirano la nostra metodologia educativa e il nostro servizio e definiscono anche quelle che sono le mete finali», prosegue la suora. Qui, aggiunge, si lavora «personalizzando i rapporti educativi, ci si pone come famiglia e si educa evangelizzando. È, inoltre, una scuola aperta a tutti, senza distinzione alcuna». Una scuola inclusiva a pieno titolo, dunque.

«È questo forse l’elemento principale che rende unica questa scuola», afferma Franco Barillà, coordinatore didattico dell’Istituto San Vincenzo de Paoli. «Qui da noi - continua - i ragazzi sono quasi accompagnati per mano e guidati secondo sani principi. Qui non ci sono cognomi, ma nomi. È come se fossimo una grande famiglia. Con le rispettive famiglie dei nostri alunni c’è un solido rapporto che va oltre l’aspetto didattico e formativo». Conosciamo così Giada, Maria Luisa, Azzurra, Chiara, Cecilia, Cloe, Paolo, Danila e Maria. Sono alcuni dei piccoli alunni della scuola dell’infanzia.

Li abbiamo incontrati nel bel mezzo di una lezione di coding, nell’allegra aula dedicata a questa disciplina. Qui, seguiti dal maestro Demetrio Rosace, imparano le basi della programmazione e dell’informatica. Iniziano loro stessi a programmare movimenti e attività dei piccoli robottini utilizzati ad uso didattico. «Già dall’asilo - ci spiega il docente - prepariamo i bambini al pensiero computazionale che li porterà, fino in quinta elementare, a sviluppare capacità di pensiero e a creare algoritmi. Adesso sotto forma di gioco e domani anche attraverso l’elaborazione al computer».

Istituto San Vincenzo de Paoli: Scuola 3.0

Il laboratorio di coding, così come i laboratori di informatica previsti per i diversi cicli, sono tra i più all’avanguardia nel panorama scolastico reggino e calabrese. Accanto ad essi, ci sono anche i laboratori di scienze, tecnologie, arte, musica: si offrono agli alunni di ogni età strumenti concreti e utili ad approfondire il loro studio e le loro conoscenze. Tuttavia, anche le aule scolastiche, compresa la sala mensa, sono tutte multimediali e all’avanguardia. Accanto alla tradizionale lavagna in ardesia, infatti, in ogni classe è presente una Lim, ossia la Lavagna interattiva multimediale. La si utilizza in presenza. Oppure, come la maestra Antonella Villa, docente della scuola primaria, per la Dad, la didattica a distanza. «Due anni fa, quando il lock down ha bloccato le attività in presenza, il nostro Istituto - racconta - si è dimostrato subito preparato ad affrontare le nuove sfide, grazie alla dotazione tecnologica già in possesso e, soprattutto, già applicata alla didattica».

Classi 3.0: si studia con tablet e la Lim

«Come scuola - sottolinea inoltre il professore Rosace - stiamo lavorando sulla didattica digitale». Non solo i laboratori, «ma ogni classe, oltre alla Lim, è fornita di tablet per ciascun studente con cui sostituire libri e quaderni per fare lezione. Stiamo puntando molto a questo passaggio verso la Did


PER APPROFONDIRE: Nuovi poveri a Reggio Calabria, tantissimi sono “ex” precari


attica 3.0». Dall’innovazione alla tradizione, altro punto di forza dell’Istituto è il teatro, intitolato alla memoria della religiosa suor Nemesia Valle. Un vero e proprio fiore all’occhiello aperto alla comunità cittadina e, da quella scolastica utilizzato per manifestazioni e rappresentazioni. Il professor Daniele Laguteta è docente di italiano: «Con gli alunni della secondaria - dice - rivolgiamo l’attenzione a percorsi educativi e formativi che hanno a che fare con l’esperienza teatrale». In allestimento c’è la Divina commedia. Una tappa anche questa che rientra nel percorso di crescita individuale, culturale e nella società dei nostri allievi».

Articoli Correlati