Taglio del nastro ieri sera a Punta Pellaro per una nuova area attrezzata tra mare, inclusività e riqualificazione
Inaugurato il Parco del Vento a Pellaro: un nuovo inizio per il fronte mare reggino
Il capogruppo Pd Giuseppe Marino parla di «occasione di rinascita» e ripercorre la genesi del progetto «ambizioso e partito dal basso»
di Redazione Web
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Punta Pellaro ha ora un nuovo spazio pubblico dedicato alla comunità e al turismo. Con giochi per bambini, percorsi ciclabili e accessi al mare per persone con disabilità, il Parco del Vento è simbolo di rigenerazione e di partecipazione civica.
Un’area pubblica attrezzata per sport, inclusione e socialità
Un’area giochi bambini e una dedicata al fitness all’aperto, due zone di sosta per le autovetture, una pista ciclabile, due piattaforme di legno per permettere l’accesso al mare anche alle persone con disabilità.
Il Parco del Vento rappresenta un traguardo importante per il piano di riqualificazione del territorio pellarese, in particolare di Punta Pellaro, dove «le associazioni del territorio, i privati cittadini e i professionisti della zona da sempre svolgono un ruolo cruciale per la tutela ambientale e paesaggistica della zona. Sono loro i primi protagonisti di questa nuova fase storica».
Così il capogruppo Pd in consiglio comunale Giuseppe Marino esprime soddisfazione per il completamento dei lavori della nuova area denominata Parco del Vento, un altro tratto della costa reggina riqualificato e consegnato alla cittadinanza e un progetto che si inserisce in un disegno più ampio, che punta a ricostruire un nuovo legame tra la città e il proprio mare.
Un progetto nato dal basso e con una tesi universitaria
La storia di Parco del Vento inizia nel maggio 2016, «quando – spiega Marino – insieme ad un gruppo di professionisti e di realtà associative iniziammo a riflettere sulle potenzialità dell’area di Punta Pellaro. Iniziammo così ad osservare tutti i bandi europei e individuammo alla fine l’Urban Innovative Action, che aggredimmo con l’idea di elaborare un progetto su misura per questo territorio.
Costituimmo così un partenariato pubblico-privato con le associazioni, l’Università Mediterranea e Confcommercio. Nel corso di un incontro a Pellaro, poi, incontrammo una giovane studentessa universitaria, Elvira Stagno, che ci parlò del progetto che stava elaborando per la sua tesi di laurea e che riguardava proprio Punta Pellaro. Così, con il sindaco Giuseppe Falcomatà e gli assessori di quegli anni, decidemmo di fare nostra quella tesi e di sperimentare un percorso partecipativo dal basso, con il coinvolgimento dei giovani, per favorire un processo di valorizzazione e rigenerazione del territorio».
Un’opera sostenibile che punta al turismo e allo sport
Parco del Vento oggi «deve essere considerato un inizio, – prosegue Marino – la porta di accesso ad un percorso di bellezza storico e ambientale che, attraverso la linea di congiunzione della fiumara, leghi la costa al borgo di Nocille, al monastero basiliano di San Filippo ed al castello di San Niceto. Un percorso storico che per me racchiude la vera strategia di sviluppo di Pellaro».
Parco del Vento è un progetto a basso impatto ambientale che anzi «valorizza e implementa la vegetazione già esistente nella zona, – spiega ancora Marino – tutelata e curata negli anni dalle associazioni e dai privati cittadini. A loro e ai movimenti degli sport a vela, nati dagli imprenditori locali, si deve oggi l’identità territoriale di Punta Pellaro.
Parco del Vento – conclude – costituisce un punto di svolta, un’occasione per fare di questa zona una risorsa strategica e un punto di riferimento per il turismo e lo sport della città di Reggio Calabria»
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