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Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria continua ad attrarre visitatori con eventi di grande richiamo. Dopo il successo delle Giornate europee del patrimonio, torna la “Domenica al Museo”, un'occasione per ammirare le collezioni permanenti e temporanee.
Lo scorso finesettimana, il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria (MArRC) ha registrato un grande successo di pubblico in occasione delle Giornate europee del patrimonio. Circa duemilatrecento visitatori hanno partecipato alle attività proposte dal museo, in linea con il tema dell’edizione 2024, “Patrimonio in Cammino”, un invito a riflettere sull'importanza del patrimonio culturale come elemento dinamico e condiviso.

Il pubblico ha potuto esplorare le ricche collezioni del MArRC, confermando ancora una volta il suo ruolo centrale nella valorizzazione del patrimonio storico e archeologico.
Dopo il successo delle Giornate europee per il patrimonio, il museo si prepara a un nuovo evento imperdibile. Domenica 6 ottobre ritorna l’iniziativa “Domenica al Museo”, promossa dal Ministero della Cultura, guidato da Alessandro Giuli.
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L’accesso gratuito permetterà a tutti di visitare il percorso espositivo del MArRC, articolato su quattro livelli e organizzato in modo cronologico e tematico. Tra le tappe più affascinanti della visita, spiccano la sala dei celebri Bronzi di Riace e di Porticello, insieme a oltre 200 vetrine che raccontano la storia dalla preistoria fino alla tarda età imperiale.
I visitatori sono invitati a interagire con i canali social del Museo, condividendo la loro esperienza con gli hashtag #MArRC, #museitaliani e #domenicalmuseo.
Un'altra opportunità offerta dal MArRC è la mostra temporanea “Gli Dei ritornano. I bronzi di San Casciano”. La mostra “Gli Dei ritornano. I bronzi di San Casciano” unisce per la prima volta i celebri Bronzi di Riace con i reperti ritrovati nel santuario termale etrusco-romano di San Casciano dei Bagni.

Curata da Massimo Osanna e Jacopo Tabolli, l’esposizione rappresenta un viaggio attraverso i secoli alla scoperta del paesaggio delle acque calde tra Etruschi e Romani nel territorio dell’antica città-stato etrusca di Chiusi, con statue che raffigurano divinità come Apollo e Igea. È un’occasione straordinaria per approfondire le radici culturali comuni tra Etruschi e Romani.

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