
Dai clan alla comunità, le sinergie danno nuovo valore ai beni confiscati
Dall’applicazione del Codice antimafia ai modelli virtuosi avviati in Calabria. Ecco gli esempi validi che aiutano a dare maggiore linfa al contrasto alle cosche.
Omesso controllo "Green pass" e mancato utilizzo di mascherine. A Reggio Calabria, scattano le prime sanzioni dei Carabinieri. In azione, anche i militari del Nucleo Antisofisticazione e Sanità. 400 in tutto i soggetti controllati tra gestori, dipendenti e avventori, nell'ultimo weekend.
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16 le sanzioni amministrative contestate per un totale di 6.000 euro, controllati anche locali dedicati alla movida e sale da ballo. A Catona, in un noto circolo privato, un avventore è stato multato per mancanza del “Green Pass rafforzato”. Un altro ha subito la multa perché senza mascherina. Scattata anche la sanzione nei riguardi dello stesso gestore del locale, per gli omessi controlli “Green Pass”.
A Pentimele, invece, i carabinieri hanno sospeso una “serata danzante” in corso presso un rinomato locale, in quanto identificate 300 persone tra avventori e dipendenti, hanno riscontrato violazioni amministrative, 12 nel complesso, sia per la mancanza della mascherina protettiva, che del “Green Pass rafforzato”, oltre che nei riguardi del gestore per aver allestito il locale per la serata di ballo, senza i previsti titoli autorizzativi e qualsivoglia misura di sicurezza.
PER APPROFONDIRE: La Calabria è in zona gialla: le regole da seguire
Il bilancio, all’alba delle nuove disposizioni imposte dal Governo, stando ai dati emersi da un primo screening, è dunque positivo, avendo registrato nella maggioranza dei casi accertati, la predizione di comportamenti più rispettosi delle regole, a dimostrazione di una sempre più crescente fiducia sociale generalizzata.
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