Avvenire di Calabria

Il Ceo e fondatore di Minnovo, Felice Nitti si racconta. Tra opportunità e rischi, spiega le ragioni per tentare la via dell’imprenditoria.

Vita da startupper. La testimonianza: «Ecco perché ho scelto il Sud»

Lo spunto: «Non siamo allenati al fallimento. E non è un fatto teorico, ma proprio inteso come filosofia di vita. È un concetto da dover ricalibrare»

di Davide Imeneo

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Vita da startupper. La testimonianza: «Ecco perché ho scelto il Sud». Il Ceo e fondatore di Minnovo, Felice Nitti si racconta. Tra opportunità e rischi, spiega le ragioni per tentare la via dell’imprenditoria.

Vita da startupper

Vita da startupper

Felice Nitti (nella foto) è il Ceo e fondatore di Minnovo, una startup che si occupa di innovazione, ma non solo. Tra gli obiettivi dell’azienda c’è anche il sostegno per la nascita di altre start-up. Minnovo aiuta quelli quanto sono «curiosi ed appassionati di innovazione a diffondere e a realizzare idee innovative». Lo abbiamo intervistato per capire meglio cosa voglia dire fare una Startup innovativa, specialmente al Mezzogiorno d’Italia.

Fondare una start-up in Calabria può essere un modo valido per costruire un business e, soprattutto, assicurarsi un futuro a casa propria. Come iniziare?

Fare start-up non è facile. Farlo in Italia non è per niente facile; fare start-up al Sud è stradifficile. Negli anni, ovviamente, c’è una percezione differente seppure bisogna essere onesti: al Mezzogiorno siamo indietro di almeno vent’anni. C’è, però, uno spiraglio di luce: l’ecosistema si sta sviluppando e gli incentivi statali e privati stanno aiutando a far crescere questo settore.


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Ultimati gli studi è più facile pensare a dove emigrare anziché decidersi ad avviare una propria attività. Secondo lei perché?

Sicuramente, finiti gli studi, è più facile trovare un “posto fisso” piuttosto che mettersi in proprio. È un problema di mentalità: l’imprenditoria in Italia non ci viene insegnata. Non siamo allenati al fallimento. E non è un fatto teorico, ma proprio inteso come filosofia di vita. Si tratta di un concetto da dover ricalibrare: dall’errore si può sempre riprovare, più forti ed esperti di prima.

Perché è così importante puntare sull’innovazione?

Perché senza innovazione, non c’è futuro. Oggi abbiamo bisogno più che mai di innovare i processi. L’innovazione è tutto ciò che è nuovo. Parliamo di cose concrete, come i processi produttivi, ma anche di modi di pensare. Da questo punto di vista occorre uscire dagli schemi mentali che ci portano a fare le cose così come le abbiamo sempre fatte.


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Quali consigli darebbe a uno studente del quinto superiore?

Partiamo col “non fermatevi alle nozioni scolastiche”. Anzi: approfondite. Andate sempre oltre: Internet vi consente questo ed altro. Secondo consiglio: puntate su studi tecnici. Basta andare a studiare argomenti teorici. Cosa so fare nel pratico? Abbiamo bisogno di persone che sanno fare. Infine, armatevi di tanto coraggio. Questa è una strada difficile però è il futuro. Se volete partecipare alla costruzione del futuro occorre avere tanto coraggio. Incasserete no, avrete dei fallimenti, però troverete sempre il coraggio per rialzarvi.

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