Domani in edicola fra fede e attualità: Scuola Biblica Paolina, sfide educative e celebrazioni mariane
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Nel segno del Sinodo e della valorizzazione delle tradizioni e della memoria storica, la comunità di Gimigliano ha reso omaggio alla Madonna di Porto nella ricorrenza del Primo Martedì di Marzo. Una data importante che ricorda il ritorno del Quadro della Vergine trafugato dai Francesi il 24 febbraio 1807 e restituito successivamente al culto della popolazione locale. Un occasione per pregare anche per le vittime del naufragio di Cutro.
In un clima di preghiera e di raccoglimento, l’evento è stato ricordato in modo particolare nel corso della celebrazione Eucaristica presieduta dall’arcivescovo, monsignor Claudio Maniago nella parrocchia “Santissimo Salvatore” di Gimigliano.
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Presente anche una delegazione di studenti dell’Istituto Comprensivo “Giuseppe Guzzo” di Tiriolo, accompagnata dalla Dirigente Scolastica, professoressa Maria Rosaria Maiorano, e dai docenti. I ragazzi hanno presentato il lavoro di ricerca storica svolto a scuola, collegato al cantiere del Sinodo “Fede e tradizioni” che sta interessando e coinvolgendo la comunità diocesana.
Monsignor Maniago, accogliendo il lavoro dei ragazzi, ha condiviso una profonda riflessione nella sua omelia: «Dalla storia emerge chiaramente quanto il popolo di Gimigliano ami la Madonna, una presenza utile e importante quanto la presenza di una mamma in casa. Il ricordo del ritorno di questa bellissima immagine ci esorta a prendere sul serio la pagina del Vangelo che racconta il momento culminante vissuto sul Golgota, quando Gesù sulla Croce consegna al discepolo amato la Madre!».
«La storia – ha continuato l’arcivescovo – non ha niente di sentimentale e una tradizione resiste solo se ancorata a solidi valori. Ecco che per noi accogliere Maria significa avere in casa e nella propria vita chi ti accompagna con amore e ti incoraggia».
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La festa è proseguita con la processione della venerata immagine, accolta nella parrocchia “Santa Maria Assunta” di Gimgiliano dopo la tradizionale “Cunfrunta” con la monumentale statua del Patrono San Giuseppe. A sera, infine, si è svolta una suggestiva fiaccolata, accompagnata dalla preghiera dei ragazzi per le vittime del naufragio di Steccato di Cutro.
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Sono stati giorni anche di scambio di conoscenza ed esperienza sul campo per i presenti
Ad illustrarlo il commissario della Fondazione Anton Giulio Grande e il direttore Luciano Vigna La