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L’Azione cattolica di Mosorrofa ha celebrato centoundici anni di presenza viva e costante a servizio della comunità. Era il 1912 quando il canonico don Caridi coinvolse i giovani del borgo investendoli di una nuova "missione".
«Restaurare omnia in Cristo! Un vasto programma, ma assolutamente necessario, per una vera sistemazione spirituale in quella borgata (di Mosorrofa, ndr), ed allora il mio primo pensiero si rivolse alla gioventù maschile della Parrocchia che tanti scandali aveva ricevuto…». Con queste parole scritte nel suo libro “I miei ottantanni di vita” il canonico Antonino Caridi indicava le priorità del suo ministero nella parrocchia di cui da poco era diventato guida. Questo proposito, precedette di poco l’annuncio della costituzione del Circolo giovanile Sant’Antonio di Padova avvenuto il 24 novembre 1911.
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Il 25 gennaio 1912 durante la messa festiva don Caridi comunicò alle famiglie la costituzione del Circolo e poi scelse tra i giovani presenti i primi 20 per avviarlo, indicando come presidente lo studente Pietro Cozzupoli. Della formazione del Circolo giovanile a Mosorrofa fu data immediata comunicazione a chi di competenza e inviata a Roma richiesta formale.
Il 4 aprile 1912 da Roma, Paolo Pericoli, presidente generale, mandò, sottoscritto dallo stesso, il Decreto di approvazione. Veniva cosi normato ufficialmente lo Statuto del Circolo Giovanile “Sant’Antonio di Padova” istituito in Mosorrofa. Come recitava l’articolo 1 veniva istituito «un Circolo giovanile cattolico, sotto la protezione di Sant’Antonio di Padova ». All’articolo 2 era, invece, indicato: «il Circolo ha un duplice scopo, religioso e civile».
La ricorrenza è stata celebrata lunedì scorso, con un evento durante il quale l’Azione cattolica parrocchiale ha ricordato i 111 anni al servizio di Mosorrofa. Oltre un secolo di presenza, fedele al duplice scopo per cui, la caparbietà e la lungimiranza del canonico Caridi, l’aveva avviata. La crescita spirituale nell’attenzione alla vita sacramentale della persona e nel servizio alla Chiesa è sempre stata accompagnata dall’attenzione ai bisogni sociali e civili dell’intero paese.
L’Ac per volere dei suoi assistenti è sempre stata attenta alla crescita culturale dei propri iscritti. Basta ricordare anche l’istituzione dell’Eco di Mosorrofa da parte di don Demetrio Cutrupi. Il 111° anniversario è stato celebrato con una Messa presieduta da don Mimmo Labella, assistente di Ac e parroco di Mosorrofa, durante la quale si è fatta anche memoria dei tanti soci tornati alla casa del Padre, chiedendo di accompagnare questo cammino con la loro particolare benedizione.
Don Mimmo ha spronato gli iscritti ad andare avanti e invitato tutta la comunità a collaborare e partecipare con convinzione alle iniziative proposte. Nell’introduzione il presidente ha sottolineato l’indissolubile legame tra Ac e territorio e l’impegno concreto per la crescita di quest’ultimo.
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Dopo la celebrazione la festa è continuata nel salone intitolato a don Caridi dove soci e comunità tra un dolce, una barzelletta e un bicchiere di vino, hanno riletto l’intero primo statuto, articolo per articolo, costatandone la rilevante lungimiranza nonché attualità del contenuto. La serata si è conclusa con un brindisi e l’impegno a proseguire il cammino iniziato “solo” 111 anni fa.
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