Avvenire di Calabria

Il fatto è accaduto in occasione del dodicesimo anniversario del pio transito della mistica di Paravati

Natuzza, il vescovo Nostro si reca a piedi alla Villa della Gioia

Il presule ha percorso a piedi il tratto di strada, quasi tre chilometri, che unisce l'episcopio e la Villa della Gioia

di Redazione Web

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Natuzza, il vescovo Nostro si reca a piedi alla Villa della Gioia. Il fatto è accaduto in occasione del dodicesimo anniversario del pio transito della mistica di Paravati. Il presule ha percorso a piedi il tratto di strada, quasi tre chilometri, che unisce l'episcopio e la Villa della Gioia.

Il pellegrinaggio (a piedi) di monsignor Nostro da Natuzza

A piedi. Pellegrino, insieme a tanti altri pellegrini. Si è presentato così monsignor Attilio Nostro ai cancelli della Villa della Gioia di Paravati dove migliaia di fedeli si sono ritrovati nella solennità di tutti i Santi per ricordare il dodicesimo anniversario di Natuzza Evolo qualche giorno fa.

Ad accoglierlo padre Michele Cordiano, da poco nominato rettore della chiesa di Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime, ed un caloroso applauso di tutti i fedeli presenti in loco. Pellegrino come già in passato – ha ricordato il presule all’inizio della sua omelia – quando si era intrattenuto a discutere con la mistica di Paravati «su quanto fosse difficile fare il sacerdote».

Ma anche mendicante, in cerca di qualche risposta alle domande e ai dubbi, a volte anche tremendi, che ciascuno porta nel cuore e a cui il Signore risponde per tramite dei suoi servi.


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Natuzza è stata uno strumento con cui Dio risponde soprattutto ai dubbi che assalgono il cuore umano davanti ad una malattia, una disabilità alla morte, perché «è la prova – ha sottolineato monsignor Nostro – che Dio non di distrae, ma che ha un progetto per ogni uomo». Il senso del suo messaggio è che nessuno è solo, Dio è accanto ad ogni uomo.

Come scritto monsignor Attilio Nostro ha percorso a piedi e con la sua borsa i tre chilometri circa che dalla propria abitazione, inserita nel nuovo episcopio di Mileto, lo separavano dalla spianata della Fondazione “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime” di Paravati. Tra i saluti dei tanti che, stupiti, lo hanno incrociato lungo il “percorso” e gli applausi finali di coloro che già si trovavano nella piazza antistante il sagrato della chiesa della Villa della Gioia, in attesa della celebrazione da lui presieduta in occasione del 12esimo anniversario della morte della Serva di Dio Natuzza Evolo. La sacra funzione all’aperto è stata preceduta dalla recita del santo rosario.


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Alla messa hanno partecipato circa 2500 persone, provenienti anche da altre regioni d’Italia. Tra queste, i figli della Serva di Dio, Angela e Franco con i rispettivi familiari, il sindaco di Mileto Salvatore Fortunato Giordano e numerose altre autorità.


Fonte foto: diocesimileto.it

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