Avvenire di Calabria

Brunetti interviene per chiarire le fasi del cantiere e respingere giudizi sommari sullo stato dell’opera

Ponte sul Calopinace, il vicesindaco: «I lavori proseguono, no a giudizi affrettati»

L'assessore ai Lavori pubblici: «Operiamo in trasparenza, i cantieri hanno tempi tecnici. La posa delle travi non era l’ultimo atto»

di Redazione Web

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Il vicesindaco Paolo Brunetti chiarisce lo stato di avanzamento del cantiere di realizzazione del ponte sul Calopinace, respingendo polemiche e disinformazione: «Si tratta di fasi tecniche complesse, continuiamo a lavorare per completare presto l’opera»

Brunetti: «Il cantiere non è fermo, il lavoro continua con serietà»

«Il cantiere del ponte sul Calopinace non è affatto fermo. Dopo la posa delle travi sono in corso le operazioni per il completamento della campata del ponte e successivamente il collegamento agli assi stradali con le rampe di accesso all'infrastruttura».



Con queste parole il vicesindaco con delega ai Lavori pubblici Paolo Brunetti interviene per fare chiarezza sullo stato dei lavori del ponte sul torrente Calopinace a Reggio Calabria, recentemente interessato dalle operazioni di varo delle travi dell’impalcato.

«No a polemiche inutili, abbiamo sempre comunicato con trasparenza»

Brunetti esprime rammarico per alcune affermazioni circolate nei giorni scorsi, definite «superficiali e infondate»: «Mi spiace che qualcuno pensi di essere un tuttologo, esprimendo giudizi affrettati senza conoscere i dettagli della situazione, né averne gli strumenti tecnici per interpretarli. Noi tentiamo di spiegare ogni giorno: avevamo già affermato che la posa delle travi non sarebbe stato l'ultimo atto del cantiere. Adesso proseguiamo e completiamo l'opera nel più breve tempo possibile».


PER APPROFONDIRE: Reggio Calabria, posizionate le prime travi del ponte sul Calopinace: inizia la fase finale dei lavori


Il vicesindaco ribadisce come il varo delle travi sia stato solo una tappa, seppur rilevante: «Avevamo già avuto modo di affermare in occasione della posa delle travi che, come chiunque potrebbe facilmente intuire, non si trattava dell'ultimo atto del cantiere, ma di un passo in avanti importante e significativo. E così è stato: dopo una lunga attesa, in tanti abbiamo gioito della conclusione positiva dell'operazione più complicata dal punto di vista logistico».

«I tempi tecnici sono normali. Non basta non vedere operai per dire che i lavori sono fermi»

Brunetti sottolinea come l’assenza di operai visibili nel cantiere non significhi automaticamente un blocco dei lavori: «Dopo la recente chiusura di quell’operazione, il fatto che qualche passante non abbia visto operai in cantiere nell'ultima settimana non significa che i lavori si siano fermati. Ci sono dei tempi tecnici, delle attività in capo ai tecnici e agli uffici, propedeutiche al proseguimento dell’opera».

«L’espertismo da social è una deriva: serve senso di responsabilità»

Il vicesindaco affronta anche il tema della superficialità nel dibattito pubblico, spesso veicolata attraverso i social: «È una deriva preoccupante quella dell’espertismo, l’atteggiamento per cui ognuno si sente tuttologo e pensa di poter dispensare giudizi senza conoscere i dettagli o avere i necessari strumenti tecnici per interpretarli. È figlio di un dibattito superficiale e forse arrogante che, partendo dai social, dilaga nella vita reale con opinioni disinformate che diventano verità assolute».

«Le istituzioni devono spiegare, ma i cittadini devono informarsi»

Infine, Brunetti rivendica l’impegno dell’Amministrazione nella comunicazione trasparente e richiama i cittadini a un maggiore senso di partecipazione responsabile: «Tra le mille incombenze quotidiane tentiamo di mettere un freno, illustrando passo dopo passo le fasi di cantiere. Avevamo già spiegato che il varo delle travi non significava che il ponte sarebbe stato aperto dal giorno dopo. Io credo che il compito delle istituzioni sia quello di spiegare e comunicare ciò che avviene in maniera trasparente – conclude Brunetti – ma ci aspettiamo da cittadini responsabili e partecipi del governo della cosa pubblica, che provino a informarsi prima di esprimere giudizi affrettati».

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